Raoul Bova vuole denunciare il Napoli: l'attore pronto ad avviare una doppia causa

L'attore sarebbe pronto a procedere per vie legali contro il club azzurro, come riportato da La Repubblica.
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Il Napoli è attualmente impegnato nella preparazione per la stagione 2025-2026, ma nel frattempo una bizzarra notizia ha iniziato a farsi strada tra il club campione d'Italia in carica e Raoul Bova. La vicenda che lega l'attore al club azzurro arriva direttamente dai social network dei campani, dove si sarebbe usata una frase "rubata" da un audio privato reso pubblico dal podcast ‘Falsissimo’ di Fabrizio Corona.

Napoli, il video incriminato

Secondo lquanto riportato da La Repubblica, Raoul Bova avrebbe deciso di intraprendere azioni legali contro il Napoli. Il motivo? Un video con la partecipazione di Kevin De Bruyne, pubblicato sui social del club partenopeo, avrebbe contenuto una parte di un audio privato dell'attore, reso noto a sua insaputa. Tale frase proviene direttamente da uno dei tanto discussi audio trapelati nel contesto di un’intima conversazione privata tra Bova e la modella Martina Ceretti.

 

L'attore potrebbe procedere legalmente nei confronti del Napoli e anche di Ryanair per aver usato una porzione di questo suo messaggio privato. Il video dei partenopei, rapidamente rimosso, è rimbalzato tra gli utenti dei social come una scheggia impazzita, attirando maggiormente l'interesse verso la vicenda degli audio.

Il contesto legale e l'intervento della Procura di Roma

La storia degli audio ha già attirato l'attenzione della Procura di Roma, che ha aperto un’inchiesta per tentata estorsione ai danni di Raoul Bova. Del delicato caso fa parte anche Federico Monzino, pr in ambienti vip milanesi, che avrebbe richiesto un "regalo" all'attore per evitare la diffusione di messaggi compromettenti. Ad oggi, nonostante la volontà di Bova di mantenere riservati i suoi dati, gli stessi sono diventati oggetto di indagini più ampie, con la polizia postale nelle vesti di suo alleato.

 

In questo complicato contesto giuridico e mediatico, anche la procura di Milano vuole far luce su come Monzino abbia acquisito gli audio, che alla fine sono finiti tra le mani di Fabrizio Corona. Da qui, la procura lombarda ha deciso di sequestrare gli smartphone implicati, cercando di delineare il percorso di tali informazioni sensibili.

 

Una storia più ampia, dunque, che ha colpito di riflesso la società campana. Rea di aver inserito con troppa leggerezza l'audio in questio all'interno del proprio video.

Luca Gilardi
Tags :NAPOLI

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