Il calciatore sudcoreano Son Heung-min, ex leggenda del Tottenham ora accasato ai Los Angeles FC, è finito al centro di un clamoroso caso di ricatto. Una giovane donna sua connazionale è stata condannata a ben quattro anni di carcere per aver tentato di estorcere denaro al giocatore, usando come scusa una presunta gravidanza. Una storia che ha dell'incredibile e che ha causato non pochi tormenti mentali alla stella del calcio asiatico.
Il tentativo di ricatto
La protagonista di questa vicenda è una donna sudcoreana, nota col cognome Yang. La giovane, definita dai giudici una donna "a caccia di riflettori", ha minacciato Son sostenendo di essere incinta del suo bambino. Secondo quanto riportato, la donna avrebbe ricevuto in cambio del silenzio ben 300 milioni di won (circa 200mila euro), somma che tuttavia non le è bastata, dato che ha tentato successivamente di richiedere ulteriori 70 milioni di won.
Assieme a lei, anche un uomo sulla quarantina è stato incriminato per complicità. Entrambi sono stati giudicati colpevoli e condannati rispettivamente a quattro e due anni di prigione dal Tribunale distrettuale centrale di Seul, come riportato da Yonhap.
{/* @ts-expect-error AMP custom element */}Le motivazioni della condanna
Durante il processo, è emerso che i due accusati avrebbero sfruttato la notorietà di Son e la sua vulnerabilità rispetto a crimini di questo genere. Il giudice Im Jeong-bin ha sottolineato come Yang abbia utilizzato "misure estreme" per danneggiare la reputazione del capitano della nazionale sudcoreana. Contrariamente a semplici minacce o richieste di denaro, Yang ha intrapreso azioni come informare i media e le agenzie pubblicitarie, sfruttando il prestigio pubblico di Son.
Il tribunale ha riconosciuto che le azioni della donna hanno causato un significativo disagio psicologico a Son, soprattutto dopo che il caso è diventato di dominio pubblico. La corte ha anche evidenziato come Yang non abbia mai realmente confermato l'identità del padre del bambino che affermava di aspettare. Un aspetto che ha sicuramente inciso nel giudizio finale degli inquirenti.
Il silenzio di Son
Il calciatore e il suo entourage non hanno rilasciato commenti sulla sentenza. Tuttavia, in precedenza, l'agenzia di Son aveva dichiarato ai media sudcoreani che il giocatore conosceva la donna, ma che le sue richieste di denaro erano basate su materiali "confezionati" ad arte.
Da pochi mesi Son ha intrapreso una nuova avventura professionale, trasferendosi dalla Premier League ai Los Angeles FC in MLS. Una ventata di aria fresca che forse permetterà al calciatore di lasciarsi alle spalle le ombre di questa spiacevole vicenda.
