I dazi di Trump si abbattono sull'Europa e sul mondo intero, dopo un lungo periodo di contrattazioni. Il Presidente degli Stati Uniti è fermamente convinto che in questo modo riuscirà ad aumentare di molto gli introti derivanti dai prodotti importati da altri Paesi. In particolare, L'Unione Europea verrà tassata per un 15%; mentre altre realtà, come la Svizzera, si troveranno a dover far fronte a una tariffa del 39%, seconda solo a quelle riservate a Brasile e India.
L'idea della Svizzera per convincere Trump
In generale, le trattative vanno avanti, per dissuadere Trump da questa strategia, che rischia di danneggiare tutte quelle imprese che fanno dell'export un punto di forza. Nello specifico, la situazione in Svizzera è particolarmente pesante con dei maxi-dazi al 39%, una percentuale decisamente spropositata, cui è difficile far fronte.
Per questo motivo, lo stato elvetico sta pensando di richiedere la mediazione diretta del presidente della FIFA, Gianni Infantino. Il motivo è semplice: i due hanno creato un buon rapporto in occasione del recente Mondiale per Club, che si è svolto proprio negli Stati Uniti. Inoltre, i prossimi Mondiali (del 2026) si svolgeranno nuovamente nello stato americano, con la compartecipazione di Messico e Canada.
Il rapporto tra Trump e Infantino
In realtà, il loro rapporto va avanti ormai da anni e la decisione di disputare queste due manifestazioni in territorio statunitense, rappresenta soltanto il culmine della loro relazione personale e professionale. Alcuni politici svizzeri ritengono che Infantino possa rappresentare la chiave per riaprire un dialogo diretto con la Casa Bianca.
Il consigliere nazionale Roland Buechel spinge affinchè questa soluzione venga percorsa quanto prima. Di fatto, il presidente della FIFA sarebbe un intermediario informale, ma potrebbe farsi forte anche del legame con il ministro dell'Economia Guy Parmelin, alla guida dei negozionati insieme alla presidente Karin Keller-Sutter.
Il profilo di Gianni Infantino potrebbe dunque mettere d'accordo tutti.