L’Italia di Gennaro Gattuso entra nella fase decisiva delle qualificazioni ai Mondiali 2026. Dopo un percorso in crescendo, gli Azzurri si preparano alle ultime due sfide del girone: giovedì 13 novembre a Chisinau contro la Moldova e domenica 16 a San Siro contro la Norvegia. Due partite che potrebbero ancora cambiare il destino del gruppo: sebbene l’Italia abbia già staccato il biglietto per i play-off grazie a cinque vittorie consecutive, resta viva la speranza – seppur flebile – di centrare la qualificazione diretta. Per riuscirci, servono due successi e un doppio passo falso della Norvegia, al momento prima con una differenza reti nettamente migliore (+26 contro il +10 italiano).
Una sorpresa tra i convocati
Per il raduno di Coverciano, al via il 10 novembre, Gattuso ha diramato una lista di 27 convocati. La grande novità è la prima chiamata per Elia Caprile, portiere del Cagliari classe 2001, premiato per la sua crescita costante e la personalità mostrata in Serie A. Tornano inoltre Alessandro Buongiorno e Samuele Ricci, che ritrovano la maglia azzurra dopo lunghi stop, mentre Gianluca Scamacca è nuovamente a disposizione dopo aver saltato l’ultima convocazione per problemi fisici.
Sul fronte disciplinare, Nicolò Barella sarà costretto a saltare la trasferta in Moldova per squalifica, mentre Cambiaso, Frattesi e Tonali restano diffidati.
Le ambizioni azzurre
Gattuso potrà contare su un gruppo compatto, con un buon equilibrio tra esperienza e gioventù, e su un morale ritrovato dopo le difficoltà di inizio percorso. L’obiettivo è chiudere il girone nel migliore dei modi e tenere accesa la speranza di un accesso diretto ai Mondiali, senza dover passare dai sempre insidiosi play-off. Per l’Italia, è il momento della verità: due gare per sognare ancora in grande.


