Italia-Israele, la dura posizione del Sindaco di Udine. Ecco cosa farà

Tra pochi giorni, Udine ospiterà la partita Italia-Israele, suscitando attenzione sportiva e preoccupazioni di sicurezza. Il sindaco De Toni rassicura sulle misure adottate e auspica un futuro di pace, sperando un giorno di vedere una sfida Israele-Palestina in città. La decisione della location è stata dell’Udinese
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Tra pochi giorni, Udine diventerà il palcoscenico di un incontro calcistico di grande rilevanza: Italia-Israele. L'evento non solo attira l'attenzione degli sportivi, ma anche preoccupazioni riguardanti la sicurezza a causa del contesto geopolitico. Durante la trasmissione "A Pranzo con Chiariello" su Crc, radio partner del Napoli, il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha parlato delle misure di sicurezza messe in atto per l'occasione.

Le misure di sicurezza

"Le misure di sicurezza in vista della partita tra Italia e Israele saranno notevoli, importanti e idonee a partite di questo tipo", ha dichiarato De Toni. La manifestazione si svolgerà nel centro storico di Udine, mentre la sicurezza intorno allo stadio Friuli sarà intensificata per prevenire qualsiasi rischio di terrorismo. Il sindaco ha rassicurato tutti dicendo che le misure sono state organizzate per garantire che tutto proceda senza intoppi.

La decisione di giocare a Udine

De Toni ha rivelato che "la decisione ultima di far disputare la partita allo Stadio Friuli non spettava al Comune di Udine, ma alla società calcistica dell’Udinese". Nonostante le difficoltà economiche del club friulano, la società si è trovata di fronte a una scelta obbligata quando il Ministero degli Interni è tornato a chiedere nuovamente di ospitare il match. Originariamente, la partita doveva svolgersi a Bari, ma il capoluogo pugliese aveva declinato l'offerta.

Un augurio di pace

"Il mio augurio è che un giorno la città di Udine possa ospitare la partita tra Israele e Palestina", ha concluso De Toni, alludendo al sogno di un futuro di pace e sportività. Per ora, l'obiettivo è mantenere la sicurezza durante l'evento, con Udine che "presta servizio al paese" in un momento complesso a livello internazionale.

Infine, De Toni ha spiegato perché non sarà presente né allo stadio né alle manifestazioni: "Ho deciso di andare alla veglia del Ministro che ci sarà in parallelo allo svolgimento della partita". Ha invitato tutti a desiderare la pace, pur riconoscendo le difficoltà presenti.

Marco Corsini
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