Premesso che Gennaro Gattuso è in pole per la panchina della Nazionale ma il presidente della FIGC sta prendendo tempo per scegliere con oculatezza consapevole che non saranno ammessi altri passi falsi. Per questo non è da escludere il colpo di scena.
L'ex ct del Belgio alla guida degli Azzurri?
Nei corridoi della Federcalcio, nei giorni scorsi sono usciti i nomi di Mourinho e di Benitez, ma stando a quanto riporta La Gazzetta dello Sport, non sarebbero gli unici nomi stranieri valutati. Il primo nome è quello di Domenico Tedesco che a gennaio è stato esonerato dal Belgio per il flop in Nations League e per i dissidi con alcuni senatori del gruppo (quali Thibaut Courtois e Romelu Lukaku). Non sarebbe proprio il massimo per gestire uno spogliatoio spaccato come quello azzurro. Il secondo nome che in FIGC stanno prendendo in considerazione è ancor più clamoroso.
L'eterno nemico Löw
Il secondo nome tirato fuori dalla rosea è quello di Joachim Löw, vice di Klinsmann ai Mondiali 2006, divenne ct della Germania proprio dopo la disfatta di Dortmund contro gli Azzurri. Con la Die Mannschaft, il tecnico tedesco ha vinto il Mondiale del 2014 umiliando il Brasile in semifinale per 7 a 1. E poi ancora un secondo posto a Euro 2008, un terzo posto al Mondiale 2010 e la vittoria della Confederation Cup nel 2017. Inoltre è stato il ct che ha spezzato la maledizione della Nazionale tedesca battendo per la prima volta l'Italia in un torneo ufficiale a Euro 2016. Proprio in occasione di quella partita elogiò gli Azzurri definendoli "maestri della difesa". Tuttavia, per quanto la Germania di Löw sia stata indubbiamente bella e vincente, sarebbe un grosso autogol da parte della Federazione affidare la panchina al "grande nemico" proprio in un periodo storico in cui c'è poco senso di appartenenza per la maglia Azzurra.
