Roberto Mancini, nuovo CT dell'Arabia Saudita, si è sfogato a Italpress per il trattamento ricevuto in Italia.
Lo sfogo di Mancini
È ufficiale la nuova nomina a CT dell'Arabia Saudita per Roberto Mancini. Il tecnico firma con la nazionale araba a pochi giorni dalle sue dimissioni dall'Italia.
L'avventura del tecnico tra i sauditi inizia però con una frase, detta a Italpress, che guarda solo al passato: "In Italia mi hanno trattato come il mostro di Firenze."
Una frase discutibile quella dell'ex tecnico della nazionale, permeata da un vittimismo fuori luogo per un uomo che ha avuto l'appoggio della FIGC nonostante gli errori commessi e soprattutto che ha appena firmato un contratto da 90 milioni in tre anni dopo essersi dimesso per "motivi personali".
Se invece che al mostro di Firenze si fosse paragonato a Lukaku, almeno avrebbe fatto un minimo di senso come affermazione.
La presentazione in Arabia e i problemi dello staff
Sui suoi social ieri il CT ha pubblicato il video di presentazione per i nuovi tifosi arabi, video in cui spicca la frase: "Ho fatto la storia in Europa, ora voglio farla in Arabia Saudita".
Oggi invece ci sarà la presentazione in persona del CT alla stampa araba in un hotel di Riad. Non è andato però tutto secondo i piani per Mancini. Molti componenti del suo staff non hanno ancora accettato di seguirlo in Arabia.
Ciò che non convince i membri dello staff, oltre all'avventura saudita, è il dover vivere nel paese arabo per 183 giorni per poter prendere la cifra tonda offerta dalla federazione saudita.
Se non diventassero fiscalmente sauditi, e quindi prenderebbero lo stipendio in Italia, tra tasse e altro la cifra si dimezza.