Roberto Mancini è sempre più vicino a diventare il nuovo CT dell'Arabia Saudita. L'ex tecnico dell'Italia deve limare gli ultimi dettagli con la Federazione e il suo staff prima di firmare un contratto multimilionario a pochi giorni dalle dimissioni.
Mancini in Arabia
Sono sempre più insistenti le voci che vogliono Roberto Mancini sulla panchina dell'Arabia Saudita. Fonti sia vicine al mister che di Riad confermano che la firma è a un passo.
Il CT potrebbe già accasarsi a pochi giorni dalle sue dimissioni dalla Nazionale italiana e lo farebbe sotto un tetto d'oro.
Infatti l'ingaggio di cui si parla per il tecnico è di 25-30 milioni l'anno con un contratto fino al Mondiale del 2026. Prima però deve tenere come obiettivo la Coppa d'Asia, che si terrà a gennaio in Qatar.
Tempistiche e problematiche
La trattativa dovrebbe essere ai dettagli. Da Riad viene la voce che Mancini abbia già trovato accordo e firma da tempo, mentre manca quella dei suoi collaboratori, che presumibilmente saranno lo zocccolo duro che lo ha accompagnato con l'Italia.
Anche per lo staff i salari sono tutta un'altra cosa rispetto a quello a cui sono abituati, come diversa sarà però anche la vita.
Per non pagare le tasse in Italia, il CT e il suo staff dovrebbero risiedere 183 giorni l'anno in Arabia, tra caldo, deserto e il super-luxury saudita.
Ovviamente in questi casi è meglio far le cose con rapidità, visto che a metà settembre c'è la sosta per le Nazionali e l'Arabia non ha ancora il CT, e a novembre le qualificazioni per il Mondiale.
Una fretta in cui si trova anche l'Italia, intenta a limare i dettagli con Luciano Spalletti, dopo che il CT precedente ha salutato improvvisamente. Ma forse ora si capisce un po' meglio perché è successo tutto così velocemente..