Nel mondo del calcio ci sono momenti in cui il gioco diventa più di una semplice partita. È il caso del confronto tra la Moldavia e la Norvegia, dove il portiere moldavo Cristian Avram ha avuto un colloquio inaspettato con la macchina da gol Erling Haaland. Una conversazione che ha offerto uno spaccato sui meccanismi mentali di una squadra in corsa per la qualificazione.
L'incontro a fine partita
Dopo il triplice fischio, il 31enne estremo difensore della Moldavia, Cristian Avram, si è trovato faccia a faccia con Erling Haaland. Il bomber norvegese si è avvicinato per spiegare un aspetto fondamentale della loro strategia: l'importanza della differenza reti nel meccanismo di qualificazione.
"Ho parlato con Erling", ha raccontato Avram, "Mi ha detto 'non è colpa mia' e ha spiegato che dovevano continuare a cercare di segnare per via della differenza reti. Lo capisco. Guardatemi, cosa posso dire? Non morirò. Devo restare forte. Tra pochi giorni ho un'altra partita."
Il commento di Avram
Nonostante l'esperienza sia stata dura, Avram l'ha presa con filosofia, mostrando una determinazione che rende onore al suo ruolo di portiere. Con undici gol subiti, il suo spirito rimane intatto: "Undici gol sono tanti... ma cosa posso fare? Rimarrò forte."