Claudio Ranieri è pronto a cogliere una nuova sfida: quella di guidare la Nazionale italiana. L'ex tecnico giallorosso, ha deciso di tornare in panchina alla guida degli Azzurri, senza però abbandonare il suo ruolo di consulente personale per i Friedkin, proprietari della Roma.
La chiamata Azzurra
Racconta la Gazzetta dello Sport che ieri pomeriggio, mentre sir Claudio vedeva lo scontro tra Sinner e Alcaraz, il telefono ha squillato. Tra una battuta e uno scambio di idee, è arrivata la proposta che rende omaggio a un'intera carriera. Ranieri aveva giurato ai tifosi giallorossi e alla sua famiglia che non sarebbe tornato in panchina. "Ma come faccio a dire no alla Nazionale?" si è chiesto il tecnico testaccino.
Doppio ruolo con Roma e Nazionale
Ranieri dovrebbe ricoprire un duplice ruolo, come consigliere per i Friedkin e selezionatore degli Azzurri. Il duo di imprenditori americani ha dato il placet, mentre Gravina difficilmente potrà opporsi vista la situazione d'emergenza. D'altronde, la storia del calcio è piena di precedenti illustri come quello di Sir Alex Ferguson con Manchester United e Scozia o Michels con Barcellona e Olanda. E allora, perché privarsi di Ranieri che, oltretutto, non è più l'allenatore dei giallorossi?
La sfida del Mondiale
C'è subito una missione ben precisa all'orizzonte: salvare il cammino degli Azzurri verso la qualificazione al Mondiale. Ranieri ha dimostrato di essere un leader in ogni situazione. Ha vinto la Premier con il Leicester, una delle imprese più straordinarie nel calcio, grazie alla sua capacità di creare un gruppo coeso. "Non si può dire no all'azzurro", insiste Ranieri. L'Italia chiamò, la famiglia comprenderà...