Se per qualcuno questo ragazzone era ancora un attaccante discreto, di sicuro la notte del 24 aprile 2013 ha cambiato idea. Un giovane centravanti sgraziato arrivato poco prima dal campionato polacco non aveva rapito l'occhio di nessuno, almeno al di fuori della Germania, fino appunto all'andata della semifinale di Champions League contro il Real Madrid.
Il 2013 è l'anno tedesco per eccellenza, quello che porterà poi gli stessi giocatori ad imporsi l'anno successivo al Mondiale in Brasile con la propria nazionale. Sì perché in un'epoca calcistica dominata dagli spagnoli, con qualche eccezione in finale di squadre inglesi e italiane, sono ancora il Barcellona e il Real Madrid a farla da padrone. Manco a dirlo, Lionel Messi prima e Cristiano Ronaldo poi.
Nel 2013 no però. Il 2013 è l'anno della Bundesliga, visto che alla finalissima di Champions League ci arrivano proprio Bayern Monaco e Borussia Dortmund, dopo aver eliminato le grandi di Liga in semifinale. I bavaresi annichiliscono il Barça orfano di Guardiola, mentre invece i gialloneri stupiscono l'Europa, trascinati da questo ragazzone polacco con il numero 9 sulla schiena.
Borussia Dortmund-Real Madrid 4-1, il racconto del match
Il Borussia Dortmund arriva in semifinale per un pelo, dopo aver eliminato il Malaga con il gol di Santana solo nel recupero dei quarti di finale. I tedeschi hanno una squadra giovane ed affiatata, guidata da un condottiero d'eccezione: Jurgen Klopp. In campo ci sono colonne come Weidenfeller e Hummels, un talento come Gundogan in mezzo e soprattutto il tridente delle meraviglie composto da Reus, Gotze e Robert Lewandowski.
In semifinale però li attende il Real Madrid guidato da José Mourinho, che da anni insegue la famosa "Decima" Champions League. La volta buona sarà nel 2014 con Ancelotti, mentre l'allenatore portoghese dovrà accontentarsi dell'ennesima eliminazione ad un passo dalla finale. E pensare che in campo ci sono campioni come Cristiano Ronaldo, Karim Benzema, Kakà, Ozil, Di Maria, Modric, Higuain, Xabi Alonso, Khedira, Sergio Ramos, Varane e chi più ne ha più ne metta. Mou aveva davvero l'imbarazzo della scelta, ma la notte del 24 aprile 2013 al Westfalenstadion di Dortmund non c'è stato nulla da fare.
I padroni di casa partono meglio e dopo 8 minuti sono già in vantaggio: gran cross dalla sinistra da parte di Reus dove Lewandowski al centro dell'area si allunga in spaccata, anticipando Varane e bucando l'incolpevole Diego Lopez. Borussia avanti 1-0. I tedeschi sembrano indiavolati, capaci di creare pericoli ad ogni ripartenza con le proprie frecce sulle fasce.
Sul finale di primo tempo però, nonostante il Real si fosse fatto vedere solo con una punizione dalla distanza di Cristiano Ronaldo, ecco la doccia gelata: arriva il pareggio proprio di CR7. Difesa giallonera messa malissimo, Higuain davanti al portiere serve Ronaldo, che tutto solo deve solo appoggiare in rete. Si va quindi a riposo sull'1-1, ma la partita è accesissima ed il clima infuocato.
Nella ripresa comincia lo show di sir. Robert Lewandowski, che in 16 minuti rifila una clamorosa tripletta al Real Madrid. Al 50' raccoglie in area il tiro sporco di Reus, si gira velocemente e con la punta del piede destro supera Diego Lopez. Il bello però deve ancora venire. 5 minuti più tardi, Schmelzer mette dentro un cross forte e teso dalla sinistra, proprio il numero 9 lo raccoglie, suolata ai danni di Pepe e destro fulminante all'incrocio dei pali. Tutto con una velocità e semplicità fuori dal comune. Real Madrid impietrito, Muro Giallo ai piedi del centravanti polacco.
Al 66' però c'è ancora tempo per il poker del Borussia Dortmund, il quarto gol personale proprio di Lewandowski. Calcio di rigore del numero 9, che spacca letteralmente la porta e diventa il primo giocatore in assoluto a realizzare 4 reti in una semifinale di Champions League.
Nel finale il Real è sotto assedio, Diego Lopez deve anche superarsi sul sinistro di Gundogan e sul destro ancora di Lewa. Poi finalmente il triplice fischio, è festa grande per Klopp e i suoi. Mourinho torna a casa imbufalito, consapevole che al ritorno al Bernabeu servirà qualcosa di diverso. Gli spagnoli però chiuderanno solo 2-0 il secondo atto in casa, venendo così di nuovo eliminati dalla Champions League.
Il 24 aprile 2013 è la notte del Borussia Dortmund, è la notte in cui il mondo ha conosciuto definitivamente Robert Lewandowski.
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