Balotelli rivela: “Pranzo e cena da mamma e a letto alle 22.30”

calcio06/02/2020 • 14:22
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Mario Balotelli si mette a nudo e, in una lunga intervista con il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, ripercorre il suo passato e la sua carriera. Super Mario, dopo aver indossato tra le altre le maglie di Inter, Milan, Manchester City, Liverpool e Nizza, torna a casa e firma con il Brescia squadra neo-promossa in Serie A. Tanti gli alti e i bassi nella sua carriera e molte anche le cosiddette “Balotellate” finite sui giornali negli ultimi anni. Ma ora a parlare è lui, Super Mario, che prova a smontare tante storie sul suo conto e si sofferma sul suo passato, sugli errori e sulle figure principali della sua vita. E il futuro? Il ventinovenne si allena seriamente, poi si vedrà. 

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Balotelli rivela: “Pranzo e cena da mamma e a letto alle 22.30”

Quello della pistola giocattolo fu semplicemente uno scherzo tra amici che si risolse in un attimo. Quando prese fuoco l’appartamento a Manchester non ero nemmeno in casa. Gli incidenti, un paio per colpa mia, tre al massimo. Tutto il resto è fantasia, pregiudizio, favola. L’incidente dell’ultimo dell’anno? Non c’ero su quella macchina. Basta chiedere per sapere come stanno le cose, bisogna informarsi invece di creare uno scandalo dove lo scandalo non c’è. Il Milan è il Milan. Ma al tempo stesso non ho alcun problema con l’Inter, non io almeno. L’Inter mi ha dato tanto, tutto è partito da lì, il settore giovanile, Mancini, la gente. Mancini è la principale figura della mia carriera, le due occasioni in cui abbiamo discusso aveva sempre ragione lui.

Da quando sono tornato in Italia non ho rotto le scatole a nessuno, mi alleno seriamente, mi adatto alle esigenze dell’allenatore e dei compagni. Passo 4-6 ore al campo, pranzo e cena sempre da mia mamma, poi a casa, un po’ di Playstation e alle dieci e mezza a dormire. E quando ci sono i miei figli non mi dedico ad altro Avevo anche altre opportunità, ma Brescia è la mia città. A fine stagione ci confronteremo con il presidente e si vedrà”.

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