Ma quale "eredità futura"?! Il Mondiale Women dimostra che il calcio femminile italiano è indietro di vent'anni

nazionali02/08/2023 • 13:30
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Sarebbe dovuto essere il Mondiale del riscatto per il calcio femminile italiano, la competizione che avrebbe dimostrato che il movimento è cresciuto e si è allineato agli altri grandi Paesi Occidentali. Invece, le Azzurre sono uscite dal Mondiale perdendo contro il Sudafrica e finendo penultime nel gruppo G. La ct Milena Bertolini a fine partita si è detta soddisfatta, asserendo che la prestazione della Nazionale femminile lascia una grande eredità futura. In tutta franchezza ci auguriamo che non sia così, perché se il futuro del calcio femminile italiano è questo c'è da preoccuparsi seriamente.

L'insostenibile leggerezza di Milena Bertolini

Maggiori responsabilità di questo tracollo ce l'ha la selezionatrice capace di spaccare lo spogliatoio ancor prima di partire per l'Oceania. Alle convocazioni ha fatto fuori in un solo colpo la capitana Sara Gama e il bomber Martina Piemonte. Due scelte incomprensibili che non sono piaciute a nessuno. Ha convocato le senatrici Giuliani e Girelli per relegarle in panchina. Risultato finale 3 punti in 3 partite e 1 sola vittoria, con 3 gol fatti e ben 8 subiti. La prima partita contro l'Argentina aveva acceso gli animi troppo prematuramente, ma la realtà è che quella partita sarebbe dovuta finire in pareggio. Soltanto la grinta della Girelli, subentrata nel finale, aveva permesso ad una scialba Italia di raccogliere 3 punti contro un'avversaria modesta.

La Ct Milena Bertolini con l'ex capitana azzurra Sara Gama

La partita contro la Svezia aveva aperto il vaso di pandora, evidenziando tutti i limiti del portiere Durante e più in generale della difesa azzurra. L'incapacità di marcare le avversarie sui calci piazzati (lacuna che ci portiamo dietro da diversi anni) è costata ben 3 gol ed è inammissibile a questi livelli. Errori del genere in questo mondiale si sono visti fare soltanto da nazionali come Costa Rica, Zambia e Vietnam. Alla fine l'Italia ne ha presi 5 in totale, con le calciatrici che a fine partita sono scoppiate in lacrime per la rabbia e la frustrazione.

Anche contro il Sudafrica l'Italia ha giocato male, riuscendo a segnare su due calci piazzati e facendosi infilare in difesa come un coltello nel burro. L'autogol di Benedetta Orsi (preferita inspiegabilmente a Cecilia Salvai) è un po' l'emblema del calcio femminile italiano di oggi, indietro rispetto alle altre nazioni importanti di almeno vent'anni. Una figuraccia che fa il paio con quella fatta all'Europeo del 2021 ma di cui nessuno si era curato. E mentre Olanda, Francia, Svezia e Spagna (per non scomodare Usa e Inghilterra) festeggiano il passaggio del turno, mostrando calciatrici di assoluta qualità e spessore tecnico, noi salutiamo il Mondiale Femminile dove verremmo ricordati per la nostra raccapricciante fase difensiva.

La faccia shockata di Benedetta Orsi dopo l'autogol contro il Sudafrica

L'Italia maschile non ha fatto meglio

Ok, molti di voi staranno pensando che anche l'under 21 è uscita malamente dall'ultimo Europeo e la Nazionale maggiore non ha fatto meglio in Nations League e nelle ultime due qualificazioni Mondiali, ed è vero. Difatti sui social Gravina è stato preso di mira, ma tralasciando il calcio giovanile, non ci scordiamo che la Nazionale maschile ha vinto l'Europeo nel 2021

Certo, questa non deve essere una giustificazione, ma il problema della Nazionale femminile è che, paragonandola alle altre Nazionali big, è davvero indietro anni luce, sia sul piano tecnico, sia su quello tattico. Inoltre, a parte la 16enne Giulia Dragoni, talento cristallino del Barcellona, le altre calciatrici azzurre sono apparse davvero poca roba.

Giulia Dragoni luce di speranza per il calcio femminile italiano

Giulia Dragoni luce di speranza per il calcio femminile italiano

Come sottolineato da Carolina Morace in telecronaca a Rai Uno: "L'Italia in tutte e tre le partite non è mai scesa in campo, sembrava che la squadra non sapesse cosa fare palla al piede, incapace di costruire gioco". Un'amara disamina che però rende bene l'avventura in Oceania delle nostre Azzurre. Ora non bisogna farsi abbattere dalle critiche, ma anzi bisogna rimboccarsi le maniche affinché il calcio femminile si livelli a quello spagnolo o inglese.

Il cambiamento deve partire dai club italiani che devono investire maggiormente sulle nostre ragazze. A parte la Juventus e la Roma (che ha avuto una crescita negli ultimi anni), gli altri club sono ancora indietro, altresì grandi società come Napoli e Lazio non hanno squadre Women all'altezza del brand. Speriamo che questa enorme delusione porti a un cambiamento epocale nel nostro calcio.

 

nazionali02/08/2023 • 13:30
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Tags :Italia

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