L’emozionante lettera di Spinazzola agli Azzurri: “Tornassi indietro riproverei quell’allungo”

nazionali11/07/2021 • 15:16
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La clamorosa marcia dell’Italia di Roberto Mancini fino alla finale di Wembley ha avuto un grande protagonista fino ai quarti di finale contro il Belgio: Leonardo Spinazzola, che ha arato la fascia sinistra in maniera devastante durante Euro 2020. Il terzino della Roma la finale contro l’Inghilterra non potrà giocarla, ma ha scelto di volare a Londra insieme ai suoi compagni di squadra. E per caricarli, ringraziarli, e mostrare ancora una volta tutta la sua vicinanza, ha scritto una bellissima lettera pubblicata da La Stampa.

Spinazzola sarà a Wembley

Dopo aver guardato dal divano di casa insieme al figlio Mattia la soffertissima semifinale contro la Spagna, stavolta Leonardo Spinazzola è partito al seguito del gruppo azzurro e sarà presente a Wembley per sostenere da vicino i compagni in una serata che potrebbe diventare memorabile. L’infortunio al tendine d’Achille lo ha costretto a rinunciare ad un Europeo che fino alla sfida contro il Belgio lo aveva visto grande protagonista, ma Spinazzola rimane parte integrante di un gruppo che gli ha dedicato cori, pensieri e vittorie. E lui ha voluto fare un augurio speciale alla squadra, affidando alle colonne de La Stampa una emozionante lettera.

Lettera di Spinazzola

La lettera di Spinazzola

Tornassi indietro, riproverei quell’allungo“, ha scritto Spinazzola riferendosi allo scatto contro il Belgio in cui si è rotto il tendine d’Achille. “Lo farei altre cento volte ancora per andare a prendere un metro in più all’avversario e spostare la partita dalla nostra parte. Niente di straordinario, sono le regole degli Azzurri: in fondo a quest’avventura ci arrivi solo se sei disposto a dare l’anima per i tuoi compagni“.

La dedica di Insigne

L’infortunio mi ha strappato al campo continua Spinazzola – ma non poteva portarmi via dal gruppo: anche mio figlio Mattia, tre anni appena, ha capito che papà, sul divano di casa, stasera proprio non ci poteva stare. Sono emozionato, non lo nascondo. Quando sono salito sull’aereo per Londra sono rinato un po’: tra poche ore sarò in campo con i ragazzi e in tribuna con il Paese, poteva andare meglio ma anche peggio. A Wembley ci aspetta l’ultima battaglia di questo Europeo, il torneo che porterò dentro per sempre: dalle notti magiche dell’Olimpico fino al tempio del calcio contro i padroni di casa, di strada ne abbiamo percorsa“.

Destino beffardo

Nel mio caso il destino ha preteso che aggiungessi qualche chilometro in più a questo viaggio, una tappa della sofferenza in Finlandia, per aggiustare il Tendine di Achille” (operato a Turku dall’equipe del Prof. Orava). “Ora sono pronto, sento di avere ancora tanto da dare: sulla fascia tornerò tra qualche mese, ma mi piace pensare che stasera ci sarà di nuovo da spingere tutti insieme“.

La lettera di Spinazzola

L’augurio finale

La lettera di Spinazzola si conclude con l’augurio per la partita di domenica sera a Wembley, con un pensiero molto particolare: “Accarezzo un’immagine là in fondo: vorrei che le mani di Bryan Cristante, il primo compagno a consolarmi dopo l’infortunio, stanotte sollevassero qualcosa di più prezioso della mia testa: Ci siamo, Forza Azzurri“.

Gli Azzurri di Mancini questa sera scenderanno in campo anche per lui.

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