Doveva essere una festa, ma la prima tappa del Goat Tour di Leo Messi in India si è trasformata in un vero e proprio disastro. Il campione argentino, a Calcutta, avrebbe dovuto giocare un'amichevole davanti a tantissimi spettatori, ma ha lasciato lo stadio molto prima del previsto a causa dell'intemperanza di alcuni tifosi che hanno invaso il campo aggirando il cordone di sicurezza. Inutile dire che la reazione di chi avrebbe voluto ammirare l'otto volte Pallone d'Oro è stata veemente e decisamente fuori controllo.
{/* @ts-expect-error AMP custom element */}Il Goat Tour di Messi degenera e succede di tutto
Non appena la Pulce ha abbandonato lo stadio di Calcutta si è innescata la protesta di massa delle migliaia di persone stipate per ore sugli spalti del Salt Lake Stadium e la situazione è degenerata in maniera molto rapida. Centinaia di seggiolini sono stati divelti e gettati in campo insieme a numerose bottigliette d'acqua e tanti altri oggetti. “Abbiamo pagato i biglietti 100 dollari e non abbiamo visto niente”, ha protestato un tifoso, con tanta gente che ha spiegato di aver speso lo stipendio di un mese per poter ammirare il campione argentino.
Il "flop" delle forze dell'ordine
Gli spettatori paganti hanno anche accusato apertamente le forze dell’ordine, ree di essersi dedicate a selfie e foto con il campione anziché cercare di mantenere la situazione sotto controllo. Decise le reazioni delle autorità locali, con il primo ministro indiano, Mamata Banerjee, che si è detta “scioccata” per la cattiva gestione, e si è prontamente scusata con Messi e con i tifosi annunciando nel contempo l’apertura di un’indagine per far luce su quanto accaduto. Ora il tour dell'argentino, dopo l'esordio non certo memorabile, farà tappa a Hyderabad, Mumbai e Nuova Delhi, anche se quanto accaduto a Calcutta ha sollevato più di qualche dubbio e perplessità per il proseguio.


