Cristiano Ronaldo compie oggi 40 anni e va ancora a caccia di record. Il campione portoghese, arrivato a quota 941 reti in carriera, non intende mollare l'obiettivo dei 1000 gol, sinonimo di una fame senza confini e di un carattere con pochi eguali nel mondo dello sport. Una carriera costellata di successi, sia collettivi che individuali, ma scandita anche da momenti complessi, come raccontato dallo stesso CR7 nell'intervista rilasciata al giornalista spagnolo Edu Aguirre.
Cristiano Ronaldo svela i momenti bui della sua carriera
"Ciò che accade in campo deve rimanere lì" ha chiosato CR7 in riferimento ad alcuni momenti calcistici che, in più di un'occasione, lo hanno a tratti destabilizzato. "Non posso tornare a casa dalla mia famiglia con i miei problemi di campo, non è corretto nei loro confronti".
"Parlavo da solo, ero malato"
"Ai tempi del Real Madrid, quando sbagliavo un rigore o fallivo un'occasione importante, mi arrabbiavo con me stesso e mi chiudevo nella mia stanza con la luce spenta" ha proseguito Cristiano Ronaldo. "Parlavo da solo, andavo a letto senza cena e mi dicevo: <<Sei stupido, perché hai tirato a destra e non a sinistra?>>. Ero malato, è stato molto difficile per me".
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