Dopo una lunga assenza dovuta alla squalifica per doping e lo strascico polemico per l'addio al veleno con la Juventus, da qualche giorno Paul Pogba è ufficialmente un nuovo giocatore del Monaco. Il centrocampista francese riparte dunque dalla Francia e dalla Ligue 1, col sogno probabilmente di trovare un posto nella nazionale transalpina per i Mondiali in programma la prossima estate negli Stati Uniti.
Oggi l'ex Juventus è stato presentato alla stampa dal suo nuovo club. Grande voglia di rimettersi in gioco e a disposizone dei compagni nelle sue parole, e anche un bel pensiero per i bianconeri che, come lui stesso ha detto qualche giorno fa, lo hanno in qualche modo abbandonato.
Monaco, presentato Pogba
Queste le parole del centrocampista francese, riportate da TMW: "Sono competitivo. Non voglio giocare per perdere. Ma ci sono dei passi da compiere. Spero di dare un tocco in più a questo club che è sul podio da due anni. Il PSG è forse la squadra migliore d'Europa... È una bella sfida. Siamo venuti qui per vincere. Penso che sia tutto collegato, e spero che il peggio sia passato. Quando le cose non vanno bene, si possono avere problemi ovunque. Il piano era di risolvere tutto e stare bene emotivamente e fisicamente. È importante essere liberi come un uccello".
"Cosa mi aspetto da questa nuova avventura? Sono i miei primi giorni, voglio già conoscere i giocatori. Credo di essere il più anziano del club, è strano. Voglio vedere come lavorano, come si allenano, è importante. Ne conosco alcuni. Ho già parlato con alcuni giocatori prima di venire qui. È nella mia natura essere così. Io ed Eric Dier abbiamo esperienza e possiamo aiutare i più giovani nella loro vita quotidiana, se ci danno quello spazio".
Poi sul possibile ruolo in campo: "Il centrocampo schierato dal Monaco dipenderà già dall'allenatore. È positivo per noi avere questi giocatori di qualità, che rendono bene in partita. Con l'allenamento, inizieremo a capirci e a conoscere i nostri ruoli. Posso giocare come 6, come 8, a sinistra, come 10, so adattarmi. Dipenderà dalla squadra, da dove sarò più utile. E anche la visione dell'allenatore entrerà in gioco".
Infine sulla Juventus: "Ho sempre amato e amerò sempre la Juve. Questo club mi ha aiutato a diventare la persona che sono oggi. Non c’è nessuna guerra da combattere, contro nessuno. Ci sono cose che mi piacciono e altre che non mi piacciono. Ma è così che va. Alcuni hanno continuato a interessarsi a me, a venirmi a trovare e ad aiutarmi. Il presidente (Andrea Agnelli) lo faceva, anche Giorgio (Chiellini). Alcuni compagni di squadra pure. Altri, no".