Karl-Heinz Rummenigge, dirigente del Bayern Monaco, ha racconto un aneddoto inerente all'arrivo di Harry Kane nella società più titolata di Germania. L'ex attaccante del Tottenham è rimasto incantato dai racconti del due volte pallone d'oro tedesco.
Kane il sostituto perfetto per Lewandoski
"Tutto è cominciato alle Bahamas" racconta Rummenigge, spiegando di come Kane fosse la prima scelta per sostituire Robert Lewandoski che nella scorsa estate aveva scelto di abbandonare Monaco di Baviera per accasarsi a Barcellona. I bavaresi vorrebbero evitare quanto accaduto nella passata stagione dove il titolo della Bundesliga è stato in bilico fino all'ultima giornata e in Champions la squadra è uscita ai quarti perdendo malamente contro il Manchester City.
"Fin dal primo momento all'interno del club eravamo tutti d'accordo che avremmo voluto portare a termine l'affare Kane - ha spiegato Rummenigge -. Ognuno aveva il proprio compito, il mio era quello di parlare con lui. Ci siamo confrontati tantissimo e ho capito subito che fosse una persona per bene. Il primo contatto lo abbiamo avuto quando lui era in vacanza alle Bahamas. Gli ho scritto che ci avrei parlato volentieri al telefono e lui, come poi ha continuato a fare, mi ha risposto nel giro di due minuti. Non è affatto scontato su WhatsApp. Gli ho spiegato che avremmo fatto di tutto per chiudere la trattativa perché in società eravamo tutti convinti che fosse l'uomo più importante del nostro mercato".
Il retroscena "nerazzurro"
Dopo averlo fatto sentire importante, Rummenigge ha fatto un paragone tra lui e Kane: "Gli ho anche raccontato del mio trasferimento all'Inter nel 1984. Al Bayern avevo tutto, mi sentivo un re, ma volevo fare un'esperienza all'estero. Gli ho spiegato che nemmeno per me fu un trasferimento facile, ma che sono contento di averlo fatto. Per noi, per vari motivi, prendere Kane era un dovere. Ho anche detto al nostro amministratore delegato che 10 milioni in più o in meno non dovevano impedire la riuscita della trattativa".