Fabio Borini torna in Inghilterra. Questa volta, però, non in Premier League, né tantomeno nei campi ambiziosi della Championship, bensì nella romantica Football League Two. A 34 anni l’ex attaccante di Chelsea, Liverpool, Milan e, più di recente, Sampdoria, ha firmato a sorpresa con il Salford City, club di quarta serie controllato dal gruppo d’élite della “Class of ’92”: David Beckham, Gary e Phil Neville, Nicky Butt, Paul Scholes e Ryan Giggs.
Una nuova avventura
La nuova meta dell'italiano è lontana dai riflettori del grande calcio inglese, ma tecnicamente non rappresenta un passo nel vuoto. Il Salford è un progetto serio, identitario, strutturato, con l’ambizione dichiarata di scalare il professionismo britannico. Borini, che aveva chiuso la parentesi blucerchiata lo scorso giugno e negli ultimi mesi era rimasto svincolato, si allenava già da un mese con la prima squadra: segnale che non si tratta di una trovata mediatica, ma di un’operazione pensata da tempo e preparata nei dettagli.
Il ritorno in Inghilterra
Per l’attaccante emiliano sarà la quarta esperienza nel calcio inglese, la più "periferica" sulla carta ma forse la più densa di significato personale: rimettersi in gioco dopo un paio di stagioni complesse, scegliendo un contesto tecnico dove il suo pedigree può fare la differenza e, al contempo, entrare a far parte di una realtà solida, che vanta una proprietà ambiziosa.
Borini potrebbe esordire già nel weekend in un Salford attualmente nono in classifica e che vuole puntare con forza alla promozione in Football League One. Se l'attaccante italiano sarà in grado di alzare il livello dell’attacco della squadra in una lega ruvida e fisica lo potrà dire soltanto il campo. Intanto, la quarta serie inglese si prepara ad accogliere un volto che era abituato a ben altri contesti e che ora è pronto a rimettersi in gioco, senza cercare alcun tipo di alibi.