Il primo gol in Serie A e le reti messe a segno con la maglia dell'Under 21 hanno fatto ulteriormente crescere l'attenzione attorno al giovane talento di proprietà del Milan, attualmente in prestito al Lecce, Francesco Camarda. Le aspettative sul giovane attaccante sono alle stelle. La sua storia comincia con un episodio unico che coinvolge una figura di spicco, Paolo Maldini, come raccontato dall'ex responsabile del settore giovanile rossonero Angelo Carbone.
Carbone e il racconto su Camarda
Quando Angelo Carbone, allora responsabile del settore giovanile del Milan, vide per la prima volta Francesco Camarda, capì immediatamente di trovarsi di fronte a un talento puro. Racconta alla BBC: "La prima volta che l'ho visto è stato a un provino. Faceva le cose con una semplicità incredibile: il suo modo di giocare era diretto ed efficace, e prendeva decisioni ben oltre la sua età". La capacità di usare il corpo e posizionarsi in campo in maniera così naturale fu determinante nel far emergere le qualità del classe 2008.
Maldini lo "nascondeva"
Uno dei momenti più significativi per Camarda è stato quando è stato convocato, a soli 15 anni, per un'amichevole contro la prima squadra del Milan. In quell'occasione, contro Fikayo Tomori, il giovane ha segnato subito, mostrando tutto il suo potenziale. Paolo Maldini, presente durante la partita, ha chiesto di spegnere le telecamere di Milan TV per evitare che altri club potessero notare questo fenomeno in erba: "Spegnete le telecamere!", avrebbe detto. "Non era ancora sotto contratto", ha spiegato Carbone, sottolineando la necessità di proteggere il giovane dal radar dei club stranieri.
Un episodio che fa ben capire quanto l'allora direttore tecnico del club credesse in quel giovane, e cokme volesse evitare che le big d'Europa potessero mettere gli occhi su di lui e accorgersi del suo talento.