Francesco Acerbi, il pilastro della difesa dell'Inter, ha recentemente pubblicato la sua biografia intitolata "Io, Guerriero". Un racconto intenso e sincero, dove il difensore ripercorre le tappe salienti della sua carriera e della sua vita, intrecciando momenti di gioia e sfide personali. Il libro offre uno spaccato emozionante sia delle sue esperienze sul campo che degli ostacoli affrontati fuori dal rettangolo verde.
Il gol al Barcellona: un momento da ricordare
Una delle esperienze più significative raccontate da Acerbi nel suo libro è senza dubbio il gol segnato al Barcellona. In quei secondi finali di partita, quando tutto sembrava ormai deciso, Acerbi ha trovato la forza e la determinazione per mettere la palla in rete. "In quell'istante ho pensato a tutto quello che avevo vissuto. Alla Lazio, al Sassuolo, alla malattia, al primo gol in Champions, alle vittorie, alle sconfitte. Tutta la mia carriera racchiusa in un secondo." Parole che trasmettono tutta l'emozione e la tensione di quel momento irripetibile.
La finale contro il PSG: tra orgoglio e delusione
Nel libro, Acerbi parla anche della dolorosa sconfitta subita in finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain. Una partita giocata il 31 maggio 2025 a Monaco di Baviera che si è conclusa con un pesante 5-0. "Il calcio, purtroppo, non regala nulla. In finale ci siamo andati, sì. Ma l'epilogo non è stato quello che sognavamo. Loro sono stati più lucidi, più cinici, più bravi di noi." Nonostante la delusione, rimane l'orgoglio per ciò che la squadra è riuscita a costruire nel tempo: "Abbiamo dato tutto. E arrivare per due volte in tre anni a giocarsi una finale di Champions con questa maglia, in mezzo a mille difficoltà, è un orgoglio che nessuno potrà togliermi. Nemmeno una sconfitta in finale."
