Serse Cosmi non è mai stato uno dall'opinione tiepida, e durante il 14° "Festival del Calcio Italiano" ad Arezzo, ha fatto il bis. Il tecnico umbro ha parlato a cuore aperto del trasferimento di Mateo Retegui all'Al Qadsiah in Arabia, sottolineando come certe cifre, una volta, erano semplicemente impensabili.
Mateo Retegui e l'Arabia Saudita
Cosmi ha preso spunto proprio dalla recente operazione di Retegui, che ha visto il calciatore trasferirsi all'Al Qadsiah con uno stipendio annuo di 20 milioni. Un ingaggio da capogiro, che ai tempi di Cosmi sulla panchina di club come Perugia sembrava fantascienza.
Nel 2000 non avrebbe giocato in Serie A
Senza giri di parole, Cosmi ha sentenziato: "Nel 2000 Retegui non avrebbe giocato in nessuna delle prime 18 squadre di Serie A". Un'affermazione forte, che vuole sottolineare la differenza tra il calcio attuale e quello dei primi anni 2000. A quel tempo, la Serie A era un campionato a 18 squadre e giocatori come Retegui avrebbero trovato meno spazio tra le file dei top club.
Hubner e gli Altri Grandi del Passato
Fare paragoni è sempre un terreno scivoloso, ma Cosmi non si è tirato indietro. "Hubner era 100 volte più forte di Retegui", ha affermato risoluto. Fare i nomi di giocatori iconici come Bazzani, Miccoli e Vryzas è stato quasi naturale per ricordare un calcio che sembra ormai distante anni luce.
La questione economica
Cosmi non ha mancato di evidenziare la sproporzione dei guadagni attuali in confronto a quelli di vent'anni fa: "Bazzani prendeva 250 mila euro al Perugia in Serie A e adesso un Retegui qualunque si porta a casa 20 milioni l'anno". Un divario che rende bene l'idea di quanto il mercato del calcio sia radicalmente cambiato, anche a discapito di un certo equilibrio.