In queste ore stiamo assistendo all'ennessima rivoluzione in casa Juventus, con Tudor esonerato all'improvviso dopo la quarta sconfitta consecutiva. In attesa di capire chi erediterà la bollente panchina bianconera, Exor mostra i muscoli pianificando un aumento di capitale.
1 miliardo di euro bruciati in 8 anni
La Gazzetta dello Sport ricorda il miliardo bruciato dalla Juventus tra il 2017-18 e il 2024-25 che non ha portato ai risultati sperati. Lo sliding doors c'è stato con l'addio di Beppe Marotta e l'arrivo di Cristiano Ronaldo costato 277 milioni tra cartellino, oneri e stipendio (al netto della cessione allo United). Causa anche la pandemia, sul piano finanziario, l'arrivo di CR7 non ha portato i frutti sperati. Inoltre negli anni sono stati pagati fior fior di milioni giocatori che a Torino non hanno reso come ci si aspettava: da Bernardeschi a Douglas Costa, passando per Arthur, Ramsey e Douglas Luiz. Nel 2022, travolto dalle inchieste, l'intero cda si è dimesso e John Elkann ha preso le redini del club al posto del cugino Andrea Agnelli.
110 mln per tornare grande
In un momento in cui si sono fatte sempre più insistenti i rumors della scalata al vertice di Tether (attuale socio di minoranza del club) o di un eventuale ritorno di Andrea Agnelli con una cordata, Exor ha ribadito che non intede cedere le quote di maggioranza e anzi ha già versato 30 mln di euro per il prossimo aumento di capitale con la prospettiva di versare altri soldi fino a un massimo di 110 milioni, da effettuare nel 2026. Un messaggio importante con la speranza di far tornare la Vecchia Signora ai vertici del calcio mondiale. E intanto Spalletti ha aperto a un suo arrivo alla Juventus.


