Nella sua autobiografia, intitolata "Il paradiso esiste... ma quanta fatica", Luciano Spalletti, tra i vari argomenti trattati, ha svelato alcuni retroscena relativi alla rottura con Mauro Icardi, datata febbraio 2019.
Spalletti: "Wanda fu devastante"
"Il passaggio più critico fu quando Wanda Nara, procuratrice e moglie del capitano, disse in televisione cose che non avrebbe dovuto dire contro i compagni di squadra di Mauro. Era febbraio 2019, ci trovavamo nel bel mezzo del campionato e fu devastante. Non avevo scelta, dovevo proteggere la squadra. Lo spogliatoio si era rotto e non si poteva fare come Ponzio Pilato, bisognava schierarsi. Il giorno dopo diversi calciatori vennero nel mio ufficio per parlare di quella situazione. Tra questi c'era anche Handanovic, un uomo verticale dalla personalità di ferro. Non si poteva far finta di niente e non si poteva star lì a incollare i pezzi".
"Le scuse di Icardi non arrivarono mai"
"Wanda era la sua debolezza, rischiava di portare a fondo tutto il gruppo e questo non potevo tollerarlo. Mauro stava attraversando un momento calcisticamente difficile e non riusciva a segnare come faceva di solito. Lei disse che bisognava acquistare giocatori che lo aiutassero a fare più gol, quindi aver giocatori migliori. Fu una bomba, era una di quelle dichiarazioni che non si potevano liquidare con un Whatsapp, una storia su Instagram o un like. Bisognava guardarsi negli occhi, alla vecchia maniera. L'unica maniera per evitare una guerra all'interno dello spogliatoio erano le scuse di Icardi, che però non arrivarono mai. Chiesi a Mauro di spiegare le parole di Wanda davanti a tutta la squadra, lui rispose che a parlare non era stata sua moglie ma il suo procuratore. La situazione era diventata ingestibile, così gli dissi di togliersi la fascia da capitano e di darla ad Handanovic. Lui la prese male: per non perdere la squadra persi Icardi, come uomo e come calciatore".
Chiamarsi Bomber è ora su Whatsapp, iscriviti subito al canale! CLICCA QUI!