È successo di tutto nel derby capitolino, non solo sul campo ma anche sugli spalti. Al fischio finale, mentre i giocatori della Roma festeggiavano sotto la Curva Sud con i loro tifosi in delirio, due figure inaspettate si sono avvicinate ai cartelloni. Luca Pellegrini e Adam Marusic, volti noti della Lazio, sembravano avere qualcosa da ridire. I due sono stati fermati prima di arrivare a contatto con i propri avversari.
Pellegrini e Marusic bloccati
Quando l'arbitro ha messo fine al match, Luca Pellegrini e Marusic hanno iniziato ad avvicinarsi pericolosamente alla Curva Sud, zona riservata ai tifosi della Roma. Il video pubblicato su Instagram dal profilo Romanticismo.ultras svela che i due giocatori biancocelesti avevano un conto in sospeso da regolare. I tifosi romanisti pensavano inizialmente che si trattasse di una dimostrazione di forza o un semplice sfogo da avversari amareggiati. Pellegrini, visibilmente agitato, continuava a indicare qualcuno tra le fila romaniste, ma la situazione non è degenerata grazie all'intervento repentino di alcuni compagni e steward che hanno evitato il contatto diretto e calmato gli animi.
Il gesto di Koné e la reazione laziale
Ma cosa ha fatto scattare tali reazioni? A quanto pare, il casus belli sarebbe stato un gesto simbolico ma percepito come offensivo da parte di Manu Koné, giocatore della Roma. Dopo il triplice fischio, Koné ha preso la bandierina del calcio d'angolo, che portava lo stemma della Lazio, e l'ha coperta con la sua maglia per poi sventolarla brevemente e infine gettarla a terra. Un'azione mal recepita dai giocatori laziali, già scaldati dalla sconfitta e decisi a chiedere spiegazioni. La rabbia del momento è però durata poco e il tutto si è concluso senza ulteriori incidenti.