Da tempo ormai, le bordate contro la Lazio da parte di ex calciatori non sono una novità. Questa volta è il turno di Luis Alberto, che non risparmia critiche pesanti verso la dirigenza biancoceleste dalle colonne de Il Messaggero. Lo spagnolo, che oggi gioca all'Al Duhail, ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa, mettendo sotto accusa scelte e decisioni societarie del passato.
Critiche alla dirigenza biancoceleste
Luis Alberto ha parlato a cuore aperto della sua esperienza con la Lazio, puntando il dito contro la gestione societaria. Secondo il Mago, la dirigenza capitolina ha commesso troppi errori, soprattutto per quanto riguarda gli addii di figure chiave come Simone Inzaghi, Igli Tare e lo stesso Maurizio Sarri, tornato in estate. Ha dichiarato, infatti: "Lì si era capito che non si sarebbe andati da nessuna parte". Lo spagnolo non ha esitato a descrivere la situazione con toni duri: "Quando subentra gente che non ci capisce tanto di calcio diventa difficile".
Supporto all'attuale allenatore
Nonostante le critiche alla dirigenza, Luis Alberto ha comunque mostrato fiducia e rispetto nei confronti dell'attuale allenatore della Lazio. "Menomale che c’è un allenatore che dice quello che pensa e capisce di calcio, almeno lui. Ma se il resto delle persone non lo seguono…". Questo suggerisce una frustrazione verso una certa miopia calcistica che, secondo lui, pervade ancora parte della società biancoceleste.
Ricordi e derby in vista
Luis Alberto ha anche condiviso alcune riflessioni sul prossimo derby tra Lazio e Roma. Secondo lui, sarà "un match di attesa, quasi pauroso", ricordando che nel derby la classifica non conta davvero. Inoltre, ha espresso affetto e stima per Simone Inzaghi, definendolo "come un padre". Infine, ha rievocato con orgoglio la vittoria della Supercoppa contro la Juventus nel 2017, considerandola un punto di svolta fondamentale nella sua carriera alla Lazio.