La Roma continua a fare i conti con l’assenza di Leon Bailey, e il problema ormai non è soltanto tecnico. L’esterno giamaicano, arrivato questa estate tra grandi aspettative, è ancora fermo ai box e non è rientrato stabilmente in gruppo. Difficilmente sarà a disposizione - men che meno da titolare - per la sfida contro la Cremonese, confermando un inizio di avventura giallorossa ben lontano da quello che auspicavano dalle parti di Trigoria.
Un danno economico
La situazione, come riportato anche dal Messaggero, sta assumendo i contorni del danno economico, oltre che sportivo. La Roma, infatti, ad agosto ha versato 3 milioni di euro all’Aston Villa per assicurarsi Bailey con un prestito oneroso. Una cifra importante per una società che deve fare i conti con i parametri UEFA e con la necessità di investire in modo mirato. Al momento, però, il rendimento del giocatore non sta offrendo alcun ritorno tangibile.
Il problema appare ancora più evidente se si guarda al futuro: il diritto di riscatto fissato a 20 milioni appare, oggi, semplicemente inattivabile. Non tanto per la cifra in sé - comunque significativa - quanto per la scarsissima continuità del giocatore, che fin qui non è riuscito a ritagliarsi spazio, né tantomeno a convincere l’ambiente. In queste condizioni immaginare una sua conferma anche nella prossima stagione è quasi impossibile.
Roma, cosa fare con Bailey?
L’arrivo di Bailey, sulla carta, avrebbe dovuto rafforzare il reparto offensivo garantendo accelerazioni, uno contro uno e imprevedibilità. Ma tra infortuni, ricadute e condizione fisica altalenante, il contributo totale del giamaicano è stato minimo, per non dire nullo. La Roma sta così affrontando una fase delicata in cui, oltre a fare i conti con le assenze in campo, deve riflettere su un investimento che rischia di trasformarsi in una parentesi da archiviare rapidamente.
La speranza dello staff tecnico è quella di recuperarlo almeno nelle prossime settimane, per restituire a Gasperini una freccia utile nelle rotazioni, ma al momento il quadro generale non invita all’ottimismo. E con il mercato di gennaio alle porte, la società dovrà anche valutare se e come intervenire nuovamente sugli esterni.
Il tempo per cambiare le cose ci sarebbe ancora, ma il giocatore deve tornare a disposizione e soprattutto dimostrare quel potenziale che in Premier League aveva fatto vedere a sprazzi. Per ora, però, la realtà dice altro: la Roma paga un costo importante per un rinforzo che, ad oggi, non è riuscito a essere né decisivo né realmente disponibile.


