La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno per gli appassionati di calcio italiani: la partita di campionato tra Milan e Como si giocherà in Australia. Una decisione sorprendente quella presa dal Comitato Esecutivo dell'UEFA, che ha sollevato non poche polemiche nel panorama calcistico europeo.
Il verdetto dell'UEFA e la polemica
L'annuncio è stato ufficializzato dopo la riunione del Comitato Esecutivo dell'UEFA a Tirana. Nonostante la chiara opposizione a livello internazionale contro lo spostamento delle partite di campionato fuori dai confini nazionali, l'UEFA ha concesso una deroga su base eccezionale. Il Presidente dell'UEFA, Aleksander Čeferin, ha sottolineato quanto sia stata difficile questa decisione: “Sebbene sia deplorevole dover consentire che queste due partite vadano avanti, questa decisione è eccezionale e non deve essere vista come un precedente”. Insomma, un segnale chiaro, ma temporaneo, di apertura verso nuove frontiere calcistiche.
Milan-Como in Australia
Il match tra Milan e Como si disputerà il 7 o l’8 febbraio 2026 all'Optus Stadium di Perth. Questa decisione è stata presa a causa dell'indisponibilità di San Siro per le Olimpiadi Invernali che interesseranno la città di Milano. L'Optus Stadium, con i suoi 61.266 posti, promette di offrire uno scenario grandioso per una gara che si preannuncia imperdibile. Ma la domanda sorge spontanea: come la prenderanno i tifosi di casa che abitualmente affollano gli spalti italiani?
Reazioni e conseguenze
Questo spostamento ha generato un acceso dibattito. I tifosi delle due squadre si dividono tra coloro che vedono questa decisione come un'opportunità di globalizzazione del calcio e chi invece teme che il gioco possa perdere la sua essenza. “Le partite di campionato dovrebbero essere giocate sul terreno nazionale”, ha ribadito Čeferin, rispecchiando il sentimento di molti appassionati. Nonostante le polemiche, il Milan e il Como dovranno prepararsi per una trasferta extra-lunga, che si trasforma in una sfida logistica e tattica che non potrà essere sottovalutata.