Era il dicembre 1997 quando con 9 miliardi di lire la Juventus riuscì ad accaparrarsi Edgar Davids, che dopo una stagione e mezzo tutt'altro che felice al Milan decise di trasferirsi di corsa a Torino. Una scelta che si rivelò azzeccata e che diede una sterzata alla carriera dell'olandese, che dopo i fasti dell'Ajax sembrava essersi impantanata in quel di Milano.
A portare il giocatore a Torino fu Luciano Moggi, che in quegli anni era padrone assoluto del calciomercato. L'ex dirigente bianconero, intervenuto ai microfoni di Elleradio, ha raccontato un aneddoto riguardante proprio Edgar Davids: una particolare richiesta del giocatore determinò di fatto la sua cessione.
Davids e la richiesta che portò alla cessione
Moggi ha dapprima tessuto le lodi del centrocampista olandese, vero e proprio motore del centrocampo della Juventus degli anni a cavallo tra i '90 e i 2000: "Quando la squadra si addormentava, Davids con i suoi scatti svegliava tutti quanti e li faceva tornare con la testa sul campo. E questa è una forza vera. Come professionista è stato eccezionale, non mi ha mai dato problemi", ha spiegato l'ex dirigente bianconero.
Nessun problema, fino a quando arrivò una specifica richiesta: "Con lui ho avuto uno scambio di idee solo quando mi chiese di fare il regista. E io, conoscendo Davids, che tutto può fare tranne che il regista, gli dissi 'Vai in tribuna a vedere quattro o cinque partite, poi ti interrogo e ti faccio fare l'esame se puoi fare il regista, altrimenti ti vendo' e poi l'ho venduto. È stato un atleta esemplare con noi, sotto il profilo comportamentale oltre che sul campo".