Kevin De Bruyne, a 34 anni, ha portato la sua classe e la sua esperienza sulle coste partenopee, scegliendo il Napoli come nuova destinazione dopo la sua lunga e vincente esperienza in Premier League. Il centrocampista belga, noto per la sua visione di gioco e i passaggi filtranti, ha scelto il calcio italiano, unendosi ai campioni in carica per una nuova avventura in Serie A.
Un nuovo capitolo in Serie A
«Quando il City ha deciso di non rinnovarmi il contratto ho iniziato a guardarmi attorno», afferma De Bruyne. La sua scelta di trasferirsi al Napoli non è stata solo basata su aspetti sportivi, ma anche su quelli famigliari: «Ho chiesto anche ai miei figli», rivela con orgoglio. È evidente che la città di Napoli e l'opportunità di lottare nuovamente per titoli di prestigio hanno fatto la differenza nella sua decisione.
L'influenza di Conte
Antonio Conte ha avuto un impatto significativo nella scelta di De Bruyne. Descrivendolo come un allenatore «magnifico», il belga elogia la sua capacità di costruire squadre compatte e vincenti: «Pretende molto dal gruppo e fa richieste molto chiare. Questo alza l’intensità e il livello generale». Un approccio che sembra adattarsi perfettamente alla mentalità competitiva di De Bruyne.
Obiettivi e aspirazioni
La stagione è iniziata positivamente per il Napoli, con una vittoria all'esordio e un gol di De Bruyne. Ma il belga sa bene che il calcio è instabile: «La vittoria è un buon inizio, ma non serve adesso pensare a cosa accadrà fra tre o quattro mesi». L'obiettivo è chiaro: competere su tre fronti, Serie A, Champions League e Coppa Italia, anche se ripetersi in patria sarà complicato dopo il trionfo della scorsa stagione. "Champions o campionato? La prima l'ho già vinta".
Esperienze e futuro
A quasi metà della sua carriera, De Bruyne riflette sul percorso fatto finora, mantenendo un equilibrato approccio tra maturità ed entusiasmo: «Il calcio è la mia passione e non voglio che diventi un 'lavoro normale'». Ed è esattamente questo amore per il gioco che lo spinge a continuare a giocare con la stessa intensità di dieci anni fa.
