Il Milan sta vivendo un momento di grandi aspettative, ma anche di preoccupazioni legate agli infortuni. Durante una conversazione a TMW Radio, Carlo Pellegatti ha offerto una panoramica dettagliata sulla situazione attuale del club rossonero.
Leao e Gimenez: infortuni che pesano
Il recente infortunio di Rafael Leao ha lasciato i tifosi rossoneri con il fiato sospeso. L'uscita dolorante all'inguine durante l'ultimo match solleva dubbi sulla sua presenza in campo per la Supercoppa. Come sottolineato da Pellegatti, "non ci sono ancora notizie su Leao", creando una certa apprensione tra i fan. Il portoghese non ha rimediato alcuna lesione, ma è ancora da capire se potrà essere a disposizione in Arabia Saudita. Parallelamente, Gimenez ha ripreso a correre, ma le sei settimane stimate per la guarigione della caviglia fanno sorgere la questione se sarà in forma per i prossimi impegni cruciali.
Il gol di Rabiot e l'elogio a Pulisic
Nella recente partita del Milan contro il Torino, è stato il gol di Rabiot a fare da spartiacque della gara. Tuttavia, Pellegatti sottolinea anche l'importanza del gol di Pulisic, definendolo un giocatore "sottovalutato ma uno dei più forti in Italia". L'analogia tra il suo gol e uno di Van Basten a Pescara riecheggia i ricordi di momenti gloriosi del calcio rossonero, aumentando così le aspettative su Pulisic come tassello fondamentale della squadra.
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Il caso della Trasferta di Perth
L'ormai decisione di annullare la trasferta di Perth è stata accolta con sollievo dai tifosi. "E’ la vittoria del popolo rossonero", afferma Pellegatti, sottolineando come la scelta di giocare a San Siro, forse il 17 o il 24 di gennaio, sia vista come la soluzione più giusta. Questo spostamento di sede rafforza l'idea che le decisioni siano fatte anche tenendo conto dei desideri dei club e dei tifosi. Un vantaggio chiaramente anche per il Como, che sarebbe stata l'avversaria del Milan.
Scenari di campionato: corsa a tre per lo Scudetto
Con un campionato ancora aperto, Pellegatti esprime la sua opinione sulla corsa al titolo. Pur dichiarando di "odiare le banalità", ammette di temere di più il Milan stesso rispetto a Napoli e Inter. "Se il Milan tiene questo rendimento, il campionato e le coppe si decidono a febbraio-marzo", sostiene. Questa visione si basa anche sul fatto che l'Inter e il Napoli potrebbero soffrire per gli impegni extra.


