In una lunga intervista alla radio della Lazio, il difensore Patric ha rivelato di aver sofferto di depressione e attacchi di panico nel 2020 durante la prima ondata di covid.
Depressione e attacchi di panico
Come successo a Ilicic, anche Patric nel 2020, a seguito della prima ondata di covid, ha sofferto di depressione e attacchi di panico. Il centrale spagnolo ne ha parlato a Lazio Style Radio: "Se ne parla poco ma nel calcio ci sono tante situazioni come la mia (recentemente anche Osvaldo ne ha parlato, ndr). Stavo male ma non lo dicevo per non preoccupare gli altri. Mi svegliato la mattina e non avevo voglia di fare niente, tutto mi pesava, anche giocare a calcio. Sono sempre stato un po' ipocondriaco e vedere la gente intorno a me che moriva per il covid mi ha mandato in crisi".
"Alcuni compagni mi deridevano"
Patric spiega: "In quel periodo dovevo giocare per forza perché erano tutti infortunati, non potevo tirarmi indietro. Ricordo una partita con il Sassuolo in casa, con il Bruges in Belgio, non vedevo il pallone e non stavo bene. Non capivo perché. Stoppavo il pallone e la passavo al compagno più vicino".
Poi prosegue: "A volte mi venivano gli attacchi di panico in aereo e qualcuno rideva. Io volevo fare il forte e non chiedeva aiuto. Alla fine è stata una cosa molto grave e me la sono tenuta sempre per me. Questo è stato un errore perché bisogna chiedere aiuto prima". Fortunamente poi ne è riuscito a uscire: "Alla fine quell'esperienza mi ha maturato e ora ne sono uscito, mi sento bene".
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