Due finali europee di fila conquistate (di cui una vinta), mai accaduto nella storia della Roma, ma anche la media punti più bassa (1,63 a partita) da quando è allenatore. E tante, tantissime polemiche con gli arbitri. Se l'avventura giallorossa di Mourinho terminasse ora, si potrebbe riassumere così. Uno scenario, quello dell'esonero, che ormai non è più così improbabile. Anche perché, come riporta la Repubblica, la sua politica contro la classe arbitrale è distante dalla mentalità dei Friedkin.
Le gioie e le conquiste di Mourinho a Roma
Riportare un trofeo a Roma è stato il primo grande trionfo di Mourinho. Ma non certo l'unico. Perché oltre alla Conference League del 2022 (e alla finale di Europa League persa nel 2023), lo Special One ha portato nel popolo giallorosso un entusiasmo che non si vedeva da tempo: i numerosi pienoni dell'Olimpico lo dimostrano.
Derby persi, media punti e la politica contro gli arbitri: è a rischio esonero?
E poi però c'è anche l'altro lato della luna, quello più oscuro. Innanzitutto, i derby: Mou ne ha persi quattro su sei, ne ha vinto solo uno e negli ultimi quattro non ha segnato nemmeno un gol. Numeri non certo "Special". Così come la sua media punti: 1,63 punti a partita, la peggiore registrata in carriera. E infine la battaglia aperta contro la classe arbitrale: sette espulsioni, una decina di giornate di squalifiche e tantissime polemiche con direttori di gara e Var. Come ricorda la Repubblica, da questo punto di vista Mourinho non ha mai avuto l'appoggio della società, che non condivide una lotta del genere. Ed ecco anche perché di rinnovo non si parla e perché potrebbe bastare davvero poco per far apparire la scritta "game over" sulla sua avventura giallorossa.
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