Sono ormai quattro mesi che il Derby County, uno dei club fondatori della Football League inglese ed attualmente allenato da Wayne Rooney, si trova in amministrazione controllata a causa di una situazione finanziaria disastrosa. L’esistenza stessa del club è appesa a un filo, e domenica i tifosi, prima della sfida contro il Birmingham hanno marciato a migliaia verso il Pride Park Stadium in segno di protesta.
La protesta dei tifosi del Derby County
Circa 2mila tifosi del Derby County hanno invaso le strade adiacenti il Pride Park Stadium per far sentire la propria voce e protestare contro la difficile situazione finanziaria del club, la cui esistenza è ormai appesa a un filo. I 138 anni di gloriosa storia dei Rams potrebbero di colpo essere cancellati se gli amministratori del club non riusciranno a dimostrare entro la fine di Febbraio di avere i fondi necessari per completare la stagione. Il Derby County, a causa di questi problemi economici, è già stato penalizzato di ben 21 punti.
Al grido di “Save Derby County“, i numerosi tifosi si sono spostati dal centro città al Pride Park, dove in circa 32mila hanno assistito alla sfida contro il Birmingham, terminata 2-2 (pareggio al 95esimo dopo che la squadra di Rooney si era trovata sotto per 0-2). I 32mila spettatori presenti allo stadio sono il pubblico più numeroso ad assistere ad una sfida interna dei Rams da 3 anni a questa parte.
Intanto il proprietario Mel Morris è alla disperata ricerca di acquirenti, ma i potenziali compratori sono stati inibiti dai 60 milioni di sterline di debiti del club, e dal fatto che Morris stesso è ancora il proprietario dello stadio del Derby. Negli ultimi tempi si era parlato di un concreto interesse dell’ex proprietario del Newcastle, Mike Ashley, che insieme ai fratelli statunitensi Adam e Colin Binnie e all’ex patron dei Rams Andy Appleby avrebbe presentato un’offerta. Per il momento però nessun passo concreto è stato fatto, e la gloriosa storia del club rimane in bilico.
