[tps_title]La pantera nera[/tps_title]
{/* @ts-expect-error AMP custom element */}
Se associate il nome della pantera al gioco del calcio, il primo nome che vi verrà in mente sarà quello di Marcelo Zalayeta. Zalayeta è stato il centravanti di riserva per eccellenza, nel senso più nobile del termine. Quando è arrivato alla Juventus era un ragazzino (già nel giro della Nazionale maggiore) e spesso e volentieri, con nonchalance, è subentrato nei finali di partite europee tutt’altro che leggere con Barcellona e Real Madrid, segnando in entrambi i casi. Zalayeta, però, si è ritrovato spesso a fare addirittura il quarto attaccante quando la Juventus ha potuto disporre in rosa contemporaneamente di Del Piero, Ibrahimovic e Trezeguet. Ma lui, quando è stato chiamato in causa, ha utilizzato come scudo il suo fisico possente (e la sua buona tecnica) per riuscire a restare nei cuori della tifoseria. Ha lasciato ottimi ricordi anche a Napoli, dove il minutaggio è salito fino ad interrompersi con la rottura del legamento crociato.


