Mario Jardel è un attaccante da quasi 400 goal in carriera, passato anche dall’Italia in una non certo memorabile stagione con l’Ancona. Arrivato a 48 anni e ormai lontano dalla vita da calciatore, l’ex centravanti brasiliano ha fatto alcune sconcertanti rivelazioni intervenendo al canale YouTube di Pilhado. Un passato burrascoso, quello del classe ’73, fatto di vizi e peccati.
I vizi di Jardel
L’ex centravanti brasiliano Mario Jardel ha sollevato il coperchio su alcuni suoi comportamenti non proprio esemplari da lui tenuti durante la carriera da calciatore: “Sono entrato nel mondo della droga per curiosità quando giocavo nei club in Europa“, ha rivelato l’ex Porto e Galatasaray tra le altre. “Ho incontrato alcune persone e me l’hanno offerta. Ho iniziato a consumarla regolarmente quando ero in vacanza perché durante le competizioni ci sarebbero stati i controlli antidoping“. Poi ha aggiuto: “Hai un sacco di soldi e ci sono molte trappole, amicizie, tentazioni e curiosità intorno“.
L’ormai 48enne Jardel, che ha avuto altri problemi con la legge nel 2015, adesso è libero da qualsiasi dipendenza: “Oggi me ne sono liberato e mia moglie è stata essenziale per riuscire a farlo. La ringrazio perché è stata sempre al mio fianco. Quando andavo alle feste veniva spesso anche lei perché in quegli ambienti è più probabile che tu finisca per drogarti, specialmente dopo aver bevuto. Ora voglio dare ai miei figli una buona immagine e fare lavori sociali affinché i giovani non commettano gli errori che ho commesso in passato“.
Chissà quanto la droga e i vizi in generale hanno inficiato il rendimento di uno degli attaccanti più prolifici degli ultimi 30 anni…


