L’Argentina tra poche ore scenderà in campo per la semifinale dei Mondiali contro la Croazia ma, a distanza di alcuni giorni, tiene ancora banco il botta e risposta tra Lionel Messi e Wout Weghorst in diretta Tv. La partita tra l’Albiceleste e gli olandesi è stata parecchio tesa. Diverse le risse in campo, sedate con difficoltà dall’arbitro Lahoz, ma La Pulce ha mostrato segni di nervosismo anche nel post partita.
Durante l’intervista ai microfoni di Tyc Sports, il capitano argentino ha cominciato a dire: “Che guardi, stupido? Che guardi, stupido? Vai, vai…”, facendo ampi cenni con la mano. Il destinatario degli insulti, fuori dall’inquadratura, era Wout Weghorst, autore della doppietta Oranje. Ma cos’è successo tra i due? A raccontarlo, a distanza di qualche giorno, è Esteban Edul, giornalista che, proprio in quel momento, stava intervistando l’ex Barcellona.
La versione di Weghorst
La clip del diverbio Messi-Weghorst ha fatto subito il giro del mondo e, mentre l’argentino ancora non ha commentato quanto successo, l’olandese nelle scorse ore ha fornito la sua versione dei fatti: “Volevo stringere la mano a Messi dopo la partita, perché ho molta stima di lui come calciatore – ha raccontato il 30enne al quotidiano spagnolo AS – Lui però ha respinto la mia mano e non ha voluto parlarmi. Ha detto qualcosa e, anche se il mio spagnolo non è eccellente, erano parole irrispettose”.
Ora, a parlare è Esteban Edul, giornalista che stava intervistando Messi e quindi testimone del diverbio. Il cronista racconta che l’attaccante del PSG era molto nervoso e che gli insulti erano iniziati prima dell’intervista: “Dopo la partita litigavano tutti negli spogliatoi, non solo Messi. van Dijk litigava con Otamendi. Sembrava un Lanus-Banfield o un Newell’s-Rosario Central, ma è stato più emozionante perché erano delle star mondiali”.
Messi-Weghorst, il giornalista spiega cos’è successo
Messi era furioso per i rigori: “La rabbia di Messi riguardava soprattutto i calci di rigore, quando gli olandesi hanno cercato di ostacolare gli argentini. Il numero 19, Weghorst, lo stava aspettando nel tunnel. Si è avvicinato a Messi e gli ha chiesto la maglia. È lì che Leo ha iniziato a scaldarsi. L’olandese non ha capito, si è fermato e Messi lo stava insultando. Lo stava insultando molto di più prima dell’inizio dell’intervista durante la quale è stato un po’ più tranquillo”.
Edul svela infine che Messi non lo ha minimamente calcolato durante l’intervista: “Leo non mi ha calcolato in nessun momento durante l’intervista. Era così nervoso che non mi guardava né ascoltava le mie domande. Gli ho chiesto del suo incredibile passaggio per Molina, lui mi parlava di van Gaal, della FIFA. Non potevo chiedergli niente. Ad un certo punto, mentre eravamo in onda, gli ho detto ‘Leo calmati’ perché c’erano tante persone della FIFA e non sai mai cosa può succedere”.