In Inghilterra sta facendo discutere in queste ore il caso di un ragazzo nigeriano di nome Tosin Adarabioyo. Questo ventenne è un difensore centrale che milita nelle giovanili del Manchester City, e ha recentemente debuttato con la prima squadra nell’ultima “inutile” gara del girone di Champions con lo Shaktar.
Fin qui nulla di speciale, almeno prima che Tosin si mettesse in luce, come riportato oggi dai quotidiani britannici, acquistando una proprietà di lusso a Manchester da 2,2 milioni di sterline nel quartiere di Cheshire, già scelto da Cristiano Ronaldo nei suoi giorni da Red Devil. Lui non è però nipote del sultano del Brunei come il collega delle giovanili del Leicester Faiq Bolkiah, calciatore più ricco al mondo di cui abbiamo già parlato (ARTICOLO QUI).
Questi soldi Tosin li ha “meritati” giocando nelle giovanili dei Citizens o, molto più probabilmente, sulla fiducia ispirata dai suoi talenti. Sì, perché Adarabioyo non ha ancora messo piede su un campo di Premier, ma già guadagna 25.000 sterline alla settimana (il corrispettivo di circa 1 milione e mezzo di euro a stagione). Se pensiamo che il chiacchieratissimo Gigio Donnarumma nella prima stagione da titolare al Milan, vissuta ancora con un contratto da “giovane”, percepiva circa 90mila euro l’anno, questa cifra risulta davvero astronomica.
Posto che un Club, a maggior ragione se ricco come il City, può fare ciò che meglio crede con i propri denari (FFP permettendo), in Inghilterra ora si discute sul futuro del calcio giovanile. Che genere di stimoli avranno i ragazzi? E quali modelli s’incentivano con questo fiume di soldi senza controllo riversato su promesse ben lontane dall’essere mantenute, e ben lontane dal comprendere ancora ciò che significhi vivere e comportarsi da professionista? Il caso del 16enne Odegaard (che era già professionista in Norvegia, ma poco cambia) non ha insegnato nulla? Ora il baby-talento nordico, forte di un contratto da oltre 5 milioni all’anno proposto dal Real nel 2015 praticamente a “scatola chiusa”, scalda la panchina all’Heerenveen in Olanda, e rischia di non uscire più da questo curioso e dorato corto circuito.
Certo che in una Premier dove il centrale del Southampton Van Dijk passa al Liverpool per 85 milioni di sterline, hanno evidentemente perso la testa. Forse, ironicamente, non avere tutti questi fantastiliardi da buttare potrà essere la fortuna dei nostri Club, dei nostri giovani e del nostro calcio. Chi lo sa, speriamo.
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