90 giorni di digiuno sono troppi, ecco Zirkzee: la Juve fa festa

Dopo la splendida stagone in Serie A, Joshua Zirkzee non è riuscito a ripetersi in Premier League. La Juventus è pronta a rilanciarlo e a interrompere il digiuno dei suoi attaccanti
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La parabola recente di Joshua Zirkzee continua a essere una delle più enigmatiche del panorama europeo. Arrivato al Manchester United dopo l’exploit in Serie A, l’attaccante olandese sembrava destinato a un salto di qualità definitivo, forte delle qualità mostrate al Bologna, dove aveva combinato tecnica, fisicità e una visione di gioco insolita per un centravanti della sua stazza. Invece, l’esperienza inglese non ha restituito ciò che molti immaginavano: minuti frammentati, numeri ridotti all’osso, e una difficoltà evidente ad imporsi in un contesto dove la competizione è feroce e la pazienza quasi inesistente. Il talento resta intatto, questo è fuori discussione. Zirkzee ha movenze quasi da trequartista prestato all’area di rigore, una sensibilità nell’ultimo tocco che lo distingue dalla maggior parte dei pari ruolo e un bagaglio tecnico che in Serie A era emerso in tutta la sua completezza. Ed è proprio per questo che la Juventus, già due estati fa, aveva tentato l’affondo: trattativa avanzata, colloqui serrati, un progetto tecnico incentrato su di lui.

 

 

Poi, come spesso accade nel mercato, la storia ha preso un’altra direzione e il Manchester United, forte economicamente e desideroso di ringiovanire il reparto offensivo, ha superato tutti nella corsa al giocatore. Da allora, gli osservatori bianconeri non hanno mai smesso di monitorarlo. Perché l’idea che Zirkzee fosse il tassello mancante non è mai svanita. Anzi, la crisi degli attaccanti bianconeri delle ultime settimane - un digiuno che sfiora ormai quota tre mesi - ha riacceso il dibattito interno su quel profilo mancato e forse da recuperare. E mentre in Italia la sua figura continua a generare discussioni, dall'Inghilterra arriva un annuncio che potrebbe far felice Spalletti

Amorim spedisce Zirkzee in Serie A, la Juve ne approfitta: "Tutto può succedere"

Le parole pronunciate da Amorim, tecnico del Manchester United, hanno infatti ridisegnato lo scenario. Nessuna frase di circostanza, nessuna cortina fumogena, solo un messaggio chiaro, diretto, che sembra aprire una strada destinata a scaldare il mercato di gennaio. Il club viene prima di tutto, è la priorità numero uno. Dobbiamo pensare al club e alla squadra, dopodiché tutto può succedere - ha detto Amorim. Un’affermazione che, letta tra le righe, non solo non blinda Zirkzee, ma quasi lo spinge verso la porta. Quando un tecnico parla così, significa che gli equilibri interni sono già in movimento. Non è un caso che la Juventus abbia immediatamente fiutato la possibilità. Zirkzee conosce il campionato italiano, vi ha brillato, e soprattutto rappresenta quel tipo di attaccante moderno che a Torino manca da anni. Ma i bianconeri non sono soli. Anche la Roma, capolista sotto la guida di Gian Piero Gasperini, sta valutando il suo profilo, poiché l’infortunio di Artem Dovbyk e l’incostanza di Evan Ferguson (nonostante il gol contro la Cremonese) hanno infatti riaperto il discorso su un innesto di peso, capace di dare profondità, qualità e imprevedibilità a un attacco che, per quanto efficace, non gode della stabilità che il tecnico pretende.

 

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Il passato al Bologna resta il biglietto da visita più potente. Undici gol, prestazioni di livello europeo, e soprattutto una centralità nel gioco che ha reso Zirkzee uno dei talenti più chiacchierati d’Europa. È proprio su queste basi che Juventus e Roma si muovono, consapevoli che gennaio potrebbe essere il bivio decisivo. Il Manchester United pare disposto a lasciarlo partitre anche in prestito, preferibilmente con obbligo di riscatto. In tal senso l'impressione è che vincerà chi saprà muoversi prima e, tre Juve e Roma, il digiuno degli attaccanti comincia a essere insopportabile. Per Spalletti forse ancora di più, perché oltre a fare i conti con un reparto avanzato "cieco", dovrà rendere conto anche di un piazzamento in classifica che non può essere diverso dalla qualificazione in Champions

redazione tb

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