Il mercato della Lazio prende forma tra incastri, priorità tecniche e la necessità di rispettare un equilibrio economico ormai imprescindibile. Maurizio Sarri sta cercando qualcuno che possa finalmente ereditare quella casella lasciata vuota dal momento dell'addio di Luis Alberto. E proprio per questo ha indicato alla società una linea chiara: serve una mezz’ala di qualità, capace di creare superiorità, dare luce alla manovra e inserirsi con tempi giusti. Il problema? Tutto dipende da un’uscita eccellente, quella di Guendouzi, su cui pende ancora la percentuale del 10% in favore del Marsiglia.
Lazio, prima le cessioni
Il centrocampista francese, dopo un avvio convincente, non ha più mostrato continuità e il suo futuro sembra sempre più lontano da Formello. Il Sunderland è una possibilità concreta – ma non l’unica – e la Lazio valuta la cessione soprattutto perché permetterebbe di aprire lo spazio salariale necessario per un nuovo innesto. Il mercato biancoceleste, infatti, si muove ormai secondo logiche di “saldo zero”: uno parte, uno entra, e a condizioni economiche sovrapponibili.
A Sarri, nel frattempo, servono rinforzi immediati. In attacco il nome caldo resta Giacomo Raspadori, ma anche qui l’operazione è condizionata da un’altra uscita: quella di Castellanos, per cui a Formello sperano in un’offerta da 25-30 milioni del West Ham. Un’alternativa potrebbe essere il prestito concesso dall’Atletico Madrid, ma tutto resta in sospeso.
Il pupillo di Sarri
Tornando al centrocampo, la lista degli obiettivi è chiara e definita. Il tecnico accoglierebbe oggi Lazar Samardzic senza esitazioni: poco utilizzato dall’Atalanta, il serbo garantirebbe qualità, tiro, creatività e presenza offensiva, un identikit molto vicino a quello del vecchio Luis Alberto. Rispetto all’estate scorsa, quando Lotito aveva trattato il giocatore, Sarri vede ora un’opportunità reale di inserirlo in un contesto tattico che sembra cucito su misura per lui.
Piace sempre anche Ivan Ilic del Torino, profilo elegante e duttile, ma il tecnico teme possa risultare più utile come vertice basso che come mezz’ala pura. E proprio per questo restano in corsa alternative diverse tra loro, ma funzionali alle esigenze del Comandante. I dirigenti della Lazio continuano infatti a monitorare David Watson, in scadenza di contratto col Kilmarnock, mentre le opzioni più giovani – come Tommaso Berti del Cesena o il talentino Karetsas del Genk – sembrano al momento troppo acerbe per un salto immediato in Serie A.
Un discorso a parte merita Giovanni Fabbian, oggi al Bologna. Il 22enne è un centrocampista moderno, capace di incidere in area, inserendosi con tempi perfetti. Sarri apprezza questo tipo di profili, e l’italiano avrebbe anche un vantaggio economico non secondario: dal 2026 non rientrerebbe nel calcolo del “costo del lavoro allargato”. Un dettaglio che piace molto alla società, ma che spinge il Bologna ad alzare le richieste.


