Non sarà un calciomercato memorabile per i tifosi laziali quello di quest'estate in cui la società sarà costretta a non fare acquisti per aver superato indice di liquidità, indebitamento e costo del lavoro allargato. Le nuove norme che valuteranno altri parametri entraranno in vigore dal primo luglio ma si applicheranno da gennaio 2026. Ecco perché la Lazio in questa sessione estiva può soltanto vendere ma non comprare. Il ds Fabiani a lalaziosiamonoi ha rivelato cosa ha causato il blocco del mercato.
Commesso una svista
Fabiani ha spiegato in maniera limpida cos'ha causato il blocco del mercato: "L’indice di liquidità è scattato per un investimento fatto dalla società per migliorare la struttura, per la nuova costruzione del centro sportivo per i ragazzi e per tutto il settore giovanile. Una svista che ci può stare. Non ha nulla a che vedere con gli investimenti fatti con i calciatori". Probabilmente il dirigente biancoceleste fa riferimento ai lavori di ampliamento di Formello per la creazione dell'Academy. Una dichiarazione che ha scatenato i tifosi biancocelesti sui social e sulle radio romane, furiosi per un errore che impedirà alla rosa di rinforzarsi dopo il settimo posto della scorsa stagione. Poi Fabiani ha chiosato sull'argomento specificando: "Questo non significa che la società non può ottemperare agli impegni presi con calciatori e dipendenti. Noi abbiamo già pagato tutti gli stipendi come da scadenza federale".
Le dimissioni di Sarri
Nei giorni scorsi si era parlato di Sarri intento a rassegnare le dimissioni, ma Fabiani nega: "A noi non è mai arrivato niente anche perché i contratti partono dal primo luglio. Quindi di quali dimissioni stiamo parlando? Sono cose inventate. Sarri ha dimostrato serietà, attaccamento e grande senso di appartenenza. Aveva la possibilità di fare un passo indietro perché sono mutate alcune situazioni, ma un conto è venirne a conoscenza successivamente e un altro è prendere in giro una persona, perché i rapporti con Lotito e con il sottoscritto sono talmente forti e importanti che una roba del genere non poteva mai avvenire, cioè mistificargli la realtà dei fatti".
Nessun big partirà
Fabiani spiega la logica del non vendere nessun big: "Se oggi vendo quattro giocatori, e le richieste ci sono, e incasso 200 milioni, dopo ricomincio da capo nel prendere i giocatori e non so se quei giocatori sono funzionali come quelli che ho preso all’inizio del progetto. La società riesce a dire no a richieste importanti che ci sono state davvero. E parlo di Gila, Castellanos, Gigot, Rovella, Tavares che a gennaio non abbiamo ceduto al Milan per una cifra importante. Lo stesso vale per Romagnoli che ha richieste, così come Mandas e altri".
C'è benzina fino a gennaio
Infine il ds laziale conferma quanto già affermato in mattinata da Lotito, ossia che la società ripartirà dallo zoccolo duro e poi a gennaio eventualmente si faranno nuovi acquisti: "La squadra ha carburante a sufficienza per arrivare a gennaio. Sarri può partire in ritiro con una squadra che non è stata toccata, può valutare nel complesso tutti, può vederla all’opera nelle partite che contano. Poi se a gennaio ci sarà da fare due, tre, quattro innesti sulla scorta delle indicazioni dell’allenatore, la società li farà per dare continuità al programma triennale di cui ho sempre parlato". Al 29 giugno il calciomercato in entrata della Lazio può ritenersi già chiuso.