Il calciomercato estivo è partito subito forte con l'affaire Tonali passato al Newcastle per 80 mln di euro (bonus inclusi) e 8+2 mln d'ingaggio al calciatore. Una trattativa lampo che ha fatto storcere il naso ai tifosi che vedevano nel centrocampista italiano il nuovo Ringhio Gattuso e bandiera per i prossimi 20 anni. Così non è stato e dopo settimane ancora ci si chiede di chi sia la colpa. La risposta del suo agente Beppe Riso lascia poco spazio ai dubbi.
Tonali al Milan, chi ha scelto?
L'addio di Sandro Tonali al Milan è stato uno dei più dolorosi degli ultimi anni, proprio per il suo attaccamento alla maglia e per la sua fede rossonera mai celata, neanche ai tempi di Brescia quando rifiutò le lusinghe della Juventus pur di vestire la maglia della sua squadra del cuore. Alla fine hanno vinto i soldi, ma di chi è stata la scelta? Secondo diversi media la società rossonera avrebbe messo con le spalle al muro il centrocampista di Lodi dandogli un aut-aut. Altri dicono che sia stato proprio Tonali a spingere per andar via perché attratto dal corposo ingaggio offertogli dagli inglesi (3 volte più alto).
La verità come sempre sta nel mezzo e a fugare ogni dubbio ci ha pensato l'agente Beppe Riso che intercettato dalla Gazzetta dello Sport ha rivelato: "C’e soddisfazione perché l’affare Tonali entrerà nella storia - ha spiegato il procuratore -. Bisogna ringraziare Raiola, che ha cambiato il modo di fare il nostro mestiere. Scelta del Milan o del giocatore? C’è poco da dire: quando arriva una proposta del genere, tutte le parti devono sedersi e ragionarci su". A testimoniare che non c'è una vittima, né un carnefice, entrambe le parti erano convinte che la scelta di andare in Premier League fosse vantaggiosa. Per buona pace dei tifosi rossoneri che dovranno trovarsi un nuovo idolo.
