Nel piccolo Pafos, squadra cipriota che stasera allo Stadium affronterà la Juventus, c'è un nome molto familiare nell'ambito del calcio europeo: David Luiz. L'ex difensore del Chelsea e della nazionale brasiliana ha scelto di concludere la sua carriera a Cipro, in una squadra che ben sta figurando nella massima competizione europea. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il brasiliano ha parlato della sfida ai bianconeri e raccontato anche alcuni aneddoti della sua lunga carriera.
Il Pafos
Sul progetto del club cipriota: "Conosco questo progetto da due-tre anni, i proprietari sono grandi persone. Ho sempre voluto chiudere la mia carriera qui a Pafos", ha dichiarato Luiz con entusiasmo. E non si tratta solo di calcio: l'ex difensore è stato attirato anche dallo stile di vita rilassato e dal clima piacevole di Cipro, dove il sole e il mare fanno da cornice.
La sfida contro la Juventus
Ora, però, l'attenzione è tutta concentrata sulla prossima sfida che li vedrà affrontare la Juventus. Un match che promette scintille e che Luiz affronta con umiltà, ma senza paura: "In queste partite devi essere umile. Sappiamo qual è il nostro livello, ma ciò non vuol dire che andremo a Torino per difenderci". Parole che suonano quasi come un avvertimento per i bianconeri: il Pafos, seppur con una scarsa esperienza internazionale, non è qui solo per fare da comparsa.
"La Juve è una grande squadra, ma per loro sarà dura batterci. Se rimaniamo squadra, solidi e coraggiosi, può succedere di tutto". Parla con determinazione e saggezza, forte del suo passato da vincente. Luiz ha affrontato molte sfide nella sua carriera e sa benissimo come si preparano certe partite: "Solo col Bayern abbiamo steccato, ma quella gara ci è servita da lezione", ricorda l'ex Chelsea, sottolineando come ogni esperienza, anche quelle negative, servano a crescere.
Non lesina poi complimenti per alcuni giocatori della Juventus: "Yildiz è un fenomeno. Ha uno stile incredibile, mi piace guardarlo... la Juve ha anche Thuram, in più Conceiçao è rapidissimo, la difesa è solida e Locatelli è esperto".
Sarri e i suoi ex allenatori
Nella sua lunga carriera, David Luiz ha incrociato tecnici di caratura mondiale. Da Ancelotti a Conte, passando per Sarri, ogni allenatore gli ha lasciato qualcosa di unico. "Conte è un grande allenatore, molto passionale. Con lui abbiamo vinto una Premier League", testimonia Luiz, riconoscendo la dedizione e l'energia contagiosa del tecnico leccese.
{/* @ts-expect-error AMP custom element */}Ma è su Sarri che si sofferma di più, raccontando aneddoti curiosi: "Anche con Sarri ho avuto un ottimo rapporto, ma per lui all’inizio è stato difficile. Cercava di portare lo stesso gioco che aveva fatto a Napoli. Ricordo che continuava a urlare ad Hazard: ‘Devi pressare!’, e io gli dicevo: ‘Mister, qua devi gestire, ci sono altri giocatori’. Ma lui rispondeva: ‘No, non mi interessa!’". Un episodio che svela il carattere del tecnico toscano, ma che alla fine, secondo Luiz, ha portato i suoi frutti con la vittoria dell’Europa League. Il brasiliano, proprio sull'allenatore attualmente sulla panchina della Lazio, racconta anche un aneddoto esilarante: "Ogni giorno andavo nel suo ufficio per confrontarmi e lui fumava. Io gli parlavo coprendomi la faccia...".


