Scena surreale nel finale di Marsiglia-Atalanta, match di Champions League terminato 0-1 per la squadra di Ivan Juric. Protagonista assoluto, suo malgrado, Roberto De Zerbi, allenatore dell’Olympique Marsiglia, che ha perso la calma dopo un episodio molto discusso nel finale di gara. Tutto nasce da un presunto tocco di mano di Ederson in area nerazzurra: l’azione è stata controllata dal VAR per diversi secondi, ma il direttore di gara ha deciso di non concedere il rigore, scatenando l’ira della panchina francese.
Il gesto di De Zerbi
Nel ribaltamento di fronte immediatamente successivo, Samardzic ha trovato il gol del definitivo 0-1, aumentando la tensione in campo e a bordocampo. De Zerbi, incredulo per la decisione arbitrale, ha chiesto con veemenza spiegazioni al quarto uomo e poi si è reso protagonista di un gesto destinato a far discutere: dalla panchina ha preso un iPad, mostrandolo direttamente all’arbitro. Sullo schermo, un fermo immagine del presunto tocco di braccio di Ederson, che il tecnico italiano indicava con insistenza per convincere il direttore di gara a rivedere l’episodio al monitor del VAR. La protesta è durata alcuni minuti, prima che l’arbitro invitasse lo staff del Marsiglia a calmarsi e proseguire la partita.
Le sue parole a fine partita
A fine gara, ai microfoni di Sky, De Zerbi ha cercato di smorzare i toni, pur ribadendo la sua versione: “Se non la tocca con la mano, Aubameyang se la trova lì. Dispiace, perché a Madrid abbiamo preso un rigore simile e abbiamo perso. Ma non voglio trovare alibi: abbiamo fatto una grande partita contro una squadra forte come l’Atalanta”. Parole che confermano la delusione del tecnico, ma anche la volontà di mantenere il focus sulle prestazioni e non sulle polemiche arbitrali.
