Grossa accusa de Il Times a Capello: "Pagato per non fare nulla"

La "generazione d'oro" della Nazionale inglese, sotto Fabio Capello e Franco Baldini, è criticata per risultati deludenti e gestione inefficace. Steven Gerrard descrive un'atmosfera tossica e mancanza di coesione tra giocatori. Il Times accusa Capello di non giustificare il suo compenso, sprecando talenti e risorse
/images/1/j/p/1jpg_1760032013696.jpg

La Nazionale inglese, negli anni della cosiddetta "generazione d'oro", è stata al centro di molte polemiche, non solo per i risultati al di sotto delle aspettative, ma anche per una gestione che il Times non esita a definire sprecona. Al centro di queste critiche, due figure italiane di spicco: Fabio Capello e Franco Baldini. Secondo il quotidiano britannico, i due avrebbero ricevuto somme considerevoli per un lavoro dunque poco incisivo.

Gerrard svela il malessere

Steven Gerrard, ex capitano della nazionale inglese, ha recentemente fatto luce su quello che era il clima all'interno della squadra, durante una chiacchierata al podcast di Rio Ferdinand. Descrivendo un'atmosfera tossica, Gerrard ha dichiarato: "Penso che fossimo tutti dei perdenti egoisti". Una frase che basta a se stessa per far capire quanto fosse difficile quel periodo per la nazionale inglese, anche sotto la guida di Fabio Capello.

Capello e Baldini sotto accusa

Non è la prima volta che il lavoro di Capello venga messo in dubbio. Secondo il Times, l'allenatore italiano e il suo assistente Franco Baldini rappresentavano un vero e proprio "peso morto" per le casse della FA. Capello, con i suoi 24 milioni di sterline di guadagni, secondo molti, non è riuscito a giustificare il suo compenso con risultati tangibili. E se Baldini avesse avuto il compito di unire i grandi nomi come Gerrard e Lampard, il fallimento della squadra nel creare una vera intesa risulta evidente agli occhi di tutti.

Problemi di comunicazione

Un elemento cruciale emerso dalle dichiarazioni di Gerrard è la mancanza di interazione tra i giocatori, con i vari clan dei club che prevalevano sullo spirito di squadra. "Parlavano a malapena l'uno con l'altro", riflette il Times, sottolineando che era compito di Capello notare questa frammentazione. Ma, dalle polemiche, sembra che l'allenatore considerasse il suo ruolo più come un'opportunità di guadagno che come una missione sportiva.

Uno spreco di talenti e risorse

Dall'analisi del Times emerge un quadro impietoso: mentre i calciatori inglesi accumulavano presenze e fama nei rispettivi club, con la nazionale mancava una visione comune. L'accusa principale è rivolta alla gestione della dinamica di squadra, mai veramente coltivata o incentivata. Così, quella generazione di talenti è stata, almeno parzialmente, sprecata nel suo potenziale maggiore, in un modo che la storia calcistica inglese continua a rimpiangere.

Marco Corsini
Tags :INGHILTERRA

LEGGI ANCHE

Estonia-Italia, Dimarco sprona gli azzurri: "Siamo l'Italia!"

Estonia-Italia, Dimarco sprona gli azzurri: "Siamo l'Italia!"

Nazionali

09/10/2025 • 19:53

Mondiali 2026, miracolo dell'ex Lazio Petkovic: si qualifica con l'Algeria

Mondiali 2026, miracolo dell'ex Lazio Petkovic: si qualifica con l'Algeria

Nazionali

09/10/2025 • 19:30