Velasco dopo aver vinto il Mondiale femminile di pallavolo: "Non invidio i colleghi del calcio"

Il Commissario Tecnico della Nazionale femminile di pallavolo ha parlato a La Gazzetta dello Sport, dopo lo straordinario trionfo contro la Turchia.
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L'Italia della pallavolo femminile continua a dominare la scena mondiale, con una vittoria che entrerà nella storia di questo sport. Sotto la guida del leggendario Julio Velasco, le azzurre hanno conquistato l'oro mondiale, ponendo fine a un digiuno lungo 23 anni. Un successo che arriva sulla scia del trionfo olimpico di Parigi, dimostrando ancora una volta la superiorità e la determinazione delle nostre atlete.

La Serie Inarrestabile delle Azzurre

Con la 36esima vittoria consecutiva, la Nazionale Italiana di pallavolo femminile ha dipinto una pagina indelebile di storia, battendo la Turchia in una finale che ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Era un oro mondiale atteso da tempo, esattamente da 23 anni, e le azzurre non hanno deluso le aspettative. Velasco ha sottolineato come le sue atlete “meritassero l’oro” per la dedizione e il gioco espresso sul campo.

Un Gruppo Straordinario

Il Ct azzurro non ha lesinato elogi verso le sue giocatrici, con un pensiero speciale per la storica Monica De Gennaro, che potrebbe dare l'addio alla Nazionale. Velasco sta cercando di convincere lei e altre cinque colonne del sestetto - come Egonu, Sylla, Danesi, Orro e Fahr - a non abbandonare l'azzurro. C'è riconoscenza per ciò che hanno fatto, ma anche la consapevolezza che un po' di riposo potrebbe essere necessario dopo tanti anni di successi.

Il confronto tra pallavolo e calcio

Anche se in Italia il calcio rimane lo sport principe, eventi come le recenti vittorie della Nazionale di pallavolo femminile hanno acceso i riflettori su discipline che spesso vivono all'ombra del pallone. Julio Velasco, tuttavia, non vede nella popolarità del calcio una minaccia: “È giusto che resti lo sport numero uno nel Paese” ha dichiarato, mostrando ammirazione per i colleghi allenatori del calcio e auspicando che Gattuso possa condurre l’Italia al prossimo Mondiale. “Non ho mai provato invidia per i miei colleghi del calcio” ha detto, conscio del fatto che il calcio muova enormi masse e investimenti.

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