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Cruciani ad AREA FRITTA: "Per Conte alla Juve il problema è Giuntoli. Allegri? Questa è la sua grande rivincita. E Inzaghi stavolta ha il coltello dalla parte del manico...""

Quindicesima puntata di Area Fritta, il vodcast di Chiamarsi Bomber e Lottomatica Sport, con Giuseppe Cruciani e gli altri ospiti a discutere dei temi più caldi del calcio italiano
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Quindicesima e penultima puntata di Area Fritta, vodcast di Lottomatica Sport online ogni giovedì sul canale Youtube di Chiamarsi Bomber in cui Giorgia Rossi, Giuseppe Cruciani e Fabrizio Biasin hanno dibattuto sugli argomenti più caldi del momento in un appuntamento che sta ormai diventando classico per tutti gli appassionati di calcio.

 

In questa puntata torna come ospite il giornalista e noto tifoso del Milan Carlo Pellegatti, insieme al quale i padroni di casa hanno parlato dello Scudetto vinto dal Napoli al fotofinish contro l'Inter, presentando nel contempo la finale di Champions League che proprio i nerazzurri di Inzaghi si giocheranno sabato contro il Psg. Valzer degli allenatori, mercato e situazioni societarie ancora da definire sono i temi caldi di una puntata in cui non sono mancate critiche e spunti decisamente interessanti.

Scudetto: l'ha vinto il Napoli o l'ha perso l'Inter?

Si parte dalle polemiche settimanali scaturite da alcune frasi di Biasin, riprese tra l'altro anche da Juan Jesus. Cruciani mette il collega sul "banco degli imputati": "Iniziamo questo mini processo a Biasin. Il tema innanzitutto è che Biasin non ha detto che lo Scudetto l'ha perso l'Inter. Dunque il signor Juan Jesus, che guarda evidentemente i reel su Instagram con grande dovizia pur dovendo pensare ad altre cose, si mettesse l'anima in pace. Perché il signor Biasin, qui presente, ma non lo devo difendere io, non sono il suo avvocato, non ha detto che lo scudetto l'ha perso l'Inter. Ha fatto un ragionamento più complesso ossia che siccome la quota scudetto è bassa, un'occasione l'hanno persa tutti. Dunque la domanda è questa, è più merito del napoli o demerito delle altre? Io dico che questi discorsi sono tutti delle stronzate. Se una squadra vince lo scudetto nella stragrande maggioranza dei casi è perché lo merita. L'ha meritato la Juve nel famoso 5 maggio di vincere lo Scudetto, perché l'Inter se l'è fatta addosso l'ultima partita, e stavolta l'ha vinto meritatamente il Napoli.  Non perché c'è stata Bologna al 93°, perché c'è stata la rimonta del Parma contro l'Inter, non perché c'è stato il mancato rigore dato contro la Roma ecc, ma perché l'ha meritato, perché si è fatto trovare al momento giusto e quando servivano i punti necessari, li ha fatti. Punto e basta. E un'altra stronzata è dire che l'Inter con 19 partite in meno avrebbe tranquillamente vinto lo scudetto, altra stupidaggine. Come si fa a ragionare in maniera così banale?  Senza 19 partite in più avrebbe vinto lo Scudetto con la carrozza.  Ma chi lo dice?".

 

"Finale Champions o Scudetto? Conte è stato sempre criticato perché accusato di non essere mai competitivo a livello internazionale e di essere invece molto competitivo a livello nazionale. Io penso che su questo abbia ragione, il campionato è la fotografia del valore di una squadra, mentre al contrario la Champions League è affidata più al caso. E io sono molto contiano da questo punto di vista". Poi, su De Laurentiis: "È una persona molto particolare, ha una personalità molto forte che certamente non nasconde, ma quest'anno l'ha nascosta perché ha fatto tesoro degli errori dell'anno scorso. I tifosi del Napoli che ogni tanto criticano De Laurentiis dovrebbero fare a De Laurentiis un monumento. Spesso i presidenti come lui vengono criticati però è un gigante, riesce a mantenere i conti in ordine, a dare un futuro alla squadra e nello stesso tempo a vincere due scudetti negli ultimi tre anni. Poi può commettere degli errori come tutti, ma ragazzi veramente i tifosi del Napoli dovrebbero chiedergli scusa. Ricordiamo che il Milan non sappiamo nemmeno a chi è in mano ; l'Inter è in mano a un fondo che forse vende, forse non vende, non si sa nulla; la Roma è degli americani. Qui invece siamo di fronte a una proprietà italianissima di un imprenditore italiano che ha tenuto la barra dritta e non ha alcune intenzioni di cedere il club".

Conte tra Juve e Napoli

Il futuro di Antonio Conte continua a tenere banco, e su questo Cruciani ha le idee chiare: "Credo che sia rimasto scontento di quello che è accaduto a gennaio e non è uscito da questa sorta di delusione. Poi credo ci sia una componente sua di ritorno alla Juventus come salvatore. In una situazione normale un allenatore come Conte non dovrebbe lasciare Napoli, ma al di là di tutte le manifestazioni d'affetto e di quanto si sia trovato bene, Conte è juventino. Io so che lui vuole andare via, il suo entourage più stretto, anche qualche familiare gli dice di no. Alla fine deciderà lui da solo. Ha questo accordo con De Laurentiis per cui dopo il primo anno può andare via e io penso che manterrà il suo pensiero iniziale che è quello di salutare il Napoli nonostante le pressioni che vengono dall'esterno. C'è un elemento importante, la presenza di Giuntoli per lui è un problema, perché lui vuole gestire in prima persona alcune cose che oggi gestisce Giuntoli. Io credo che Conte o chi per lui abbia già parlato con John Elkann il quale a mio parere gli ha steso il tappeto rosso". 

 

In tutto questo marasma c'è un Mondiale per Club alle porte: "Non me ne voglia Infantino - spiega il giornalista - ma io penso che sia una roba senza senso che affolla un calendario che già è pieno e che complica la vita alle squadre. Certamente è anche una fonte di guadagno, però gli allenatori lo vivono come un ostacolo. E secondo me questa è una cosa che Conte potrebbe prendere in considerazione, ma non credo sarà l'elemento decisivo per fargli dire no alla Juve".

E Allegri?

Max Allegri sembrava il predestinato per succedere Conte al Napoli in caso di addio, e ora si parla insistentemente di un suo ritorno al Milan: "Penso che Allegri abbia già parlato con i dirigenti del Napoli perché può farlo - esordisce Crux - non è tesserato con nessuno. Credo che abbia una promessa con i dirigenti del Napoli, un accordo in cui si tiene libero per qualche giorno. Poi dopo se il Napoli è incerto e aspetta ancora Conte allora Allegri discuterà con altre squadre. Questa è la grande rivincita di Allegri perché i fatti dicono che nonostante le critiche, nonostante i soliti noti abbiano continuato a gettare merda su di lui dicendo che è un allenatore superato, che fa giocare le sue squadre da schifo eccetera, ci sono una serie di squadre che non sono proprio la Caratese, con tutto il rispetto per la Caratese, ma squadre di primissima fascia che cercano lui".

 

Il futuro di Allegri è l'assist per tornare a parlare brevemente di Milan, che finalmente ha un direttore sportivo: "Habemus Tare - parte in quarta il conduttore de La Zanzara - ma siamo così sicuri che abbia il potere di scegliere? Voglio pensare che il Milan abbia dato almeno per i due anni di contratto pieni poteri sul mercato a Tare, lo voglia mettere alla prova". 

Inter alla prova Champions

Non si poteva non parlare della finale di Champions League che attende l'Inter sabato sera, quando all'Allianz di Monaco di Baviera affronterà il Psg di Luis Enrique. Una finale che in qualche modo potrebbe indirizzare anche il futuro di Inzaghi in nerazzurro: "Io penso che Inzaghi voglia delle garanzie dalla società - esordisce Cruciani - che evidentemente non ha avuto negli ultimi anni o almeno in parte non ha avuto. Credo che abbia avuto già queste garanzie dunque lui vuole per la prima volta mettersi al tavolo e siccome c'è la volontà  da parte dell'Inter di tenerlo, non solo da parte di Marotta e Ausilio ma anche delle proprietà, lui questa volta ha il coltello dalla parte del manico, non solo perché ha offerte da altre squadre. Può andare dappertutto perché ha uno standing, non è più il giovane allenatore che ha fatto tanti anni in una sola squadra. Stavolta si siede al tavolo con Oaktree, Marotta eccetera da vincente, anche se perdesse la finale di Champions League si siede in una situazione  di privilegio e può decidere tante cose. Sa che l'Inter senza  Inzaghi perde comunque qualche cosa e penso che questa cosa  qua conterà, e credo che alla fine l'Inter accontenterà". Poi il giornalista parte in quarta svelando la sua antipatia per il Psg: "Posso dire una cosa? Se c'è una squadra che mi sta sulle balle da secoli è il Paris de Saint Germain. Io non lo sopporto. Se c'è una squadra che proprio non ho mai sopportato è il Paris Saint Germain, per l'arroganza che trasmette".

 

La chiosa di Cruciani è sul "suo" club, la Lazio, e la possibilità del ritorno di Sarri in panchina: "Io sono un grande tifoso del ritorno di Sarri perché oggettivamente siamo in una situazione in cui Sarri potendo preparare una partita per una settimana perché la Lazio non avrà le coppe dopo quella drammatica giornata di domenica. Per cui penso che sia l'unica scelta logica. Baroni? Per tutto l'anno ho pensato che Lotito avesse azzeccato la scelta, e anche i tifosi. Purtroppo gli allenatori si giudicano anche sulla base di singole partite e aver mancato l'Europa dopo 8 anni è una cosa per cui l'allenatore deve pagare ed è giusto che paghi".

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