Quattordicesima puntata di Area Fritta, vodcast di Lottomatica Sport online ogni giovedì sul canale Youtube di Chiamarsi Bomber in cui Giorgia Rossi, Giuseppe Cruciani e Fabrizio Biasin hanno dibattuto sugli argomenti più caldi del momento in un appuntamento che sta ormai diventando classico per tutti gli appassionati di calcio.
In questa puntata torna come ospite il giornalista e noto tifoso del Milan Carlo Pellegatti, insieme al quale i padroni di casa hanno affrontato i temi principali di questo incandescente finale di stagione, in particolare la volata Scudetto e le polemiche arbitrali relative all'ultima giornata di campionato. Milan, Juventus e tanta altra carne al fuoco in un episodio avvincente, con critiche affilate e spunti decisamente interessanti.
La serratissima volata Scudetto Napoli-Inter
Si parte dalla giornata di campionato giocata eccezionalmente in contemporanea nella serata di domenica: Napoli e Inter hanno entrambe pareggiato ed i partenopei hanno quindi mantenuto un punticino di vantaggio sui nerazzurri in vista degli ultimi 90' della stagione di Serie A. Cruciani parte dalla sua ormai leggendaria torta: "97% Napoli, 3% Inter", sentenzia subito il giornalista, che poi argomenta: "L'idea che il Napoli possa perdere lo Scudetto in casa con il Cagliari, che è salvo da domenica scorsa ed ha giocatori infortunati... immaginatevi se il Cagliari in un Maradona pieno d'entusiasmo dovesse pareggiare la partita. Il Napoli non sbaglierà, sono convintissimo di questo. Comunque riguardo l'ultima giornata io avevo previsto vittoria dell'Inter e pareggio del Napoli, e ci sono andato vicino...".
Inevitabile che, proprio riguardo la giornata disputata 3 giorni fa, la discussione si sposti sul tema arbitri e Var: "La favoletta che questo Scudetto è stato deciso dagli arbitri è appunto una favola che può essere raccontata dai tifosi interisti più sfegatati, ma come diceva l'avvocato Agnelli 'Gli arbitri sono l'alibi dei perdenti', ed io penso sia ancora così. Abbiamo iniziato il campionato e si parlava in maniera ridicola di Marotta League, e abbiamo finito addirittura con l'Inter che protesta con tanto di silenzio stampa, a dimostrazione del fatto che il campionato non è stato deciso dagli arbitri. Inzaghi non può essere arrabbiato per qualcosa, se l'Inter deve recriminare deve farlo sulla mancata marcatura di Orsolini a Bologna, o che in vantaggio di due gol a Parma si fa rimontare, o di aver giocato una partita scadente contro la Roma, o di aver provato una partita di controllo contro la Lazio dopo l'1-0. Attaccarsi ai singoli episodi di una partita è un'operazione ridicola ed intellettualmente non onesta. Il fatto che l'Inter probabilmente non vincerà il campionato è dovuto al rigore non dato contro la Roma per fallo su Bisseck o al fatto che a gennaio la società non è intervenuta sul mercato nel reparto attaccanti? E comunque a me i silenzi stampa hanno sempre dato fastidio, è una cosa da bambini dell'asilo. Una società di calcio alla fine di una partita va lì e parla".
Cruciani poi racconta un particolare aneddoto: "Io ero a Torino allo Juventus Stadium con il telefono a guardare le altre partite ed un occhio ad una partita oggettivamente penosa. Al 2 pari della Lazio c'è stato un boato di tutto lo stadio, che se vogliamo è stato anche incoerente per via della lotta Champions".
Juventus, tutto su Conte?
Capitolo Juventus, si fanno sempre più insistenti le voci di un assalto deciso ad Antonio Conte, individuato dalla dirigenza come l'unico in grado di risollevare il club: "Io credo che la Juventus stia facendo tutto il possibile per prendere Conte - esordisce Cruciani sull'argomento - nonostante l'allenatore abbia un contratto di 3 anni con il Napoli, ma credo ci sia un accordo con de Laurentiis per una possibile uscita. I bianconeri stanno facendo un tentativo molto serio, credo direttamente Elkann, un tentativo che ha ottime chance di essere portato a compimento. Credo che con ogni probabilità sarà il nuovo allenatore della Juventus. Giuntoli? Ai tifosi interessa il condottiero, non queste cose".
Il tema Inzaghi
Si parla di Inzaghi, sempre in discussione nonostante uno Scudetto (forse) sfiorato e una finale Champions già conquistata. Il conduttore de La Zanzara esprime la sua idea: "Il mio pensiero è questo, giudicare un allenatore in base all'esito di uno Scudetto che si assegna in volata non ha senso, ma c'è un fatto, l'Inter ha fatto molti meno punti rispetto all'anno scorso e ha la rosa più importante del campionato per qualità. Se alla fine della stagione non dovesse andare a dama (vittoria Champions ndr), finirà con zero titoli, e questo per un tifoso significa stagione molto deludente. Arrivare secondi in Champions League ed in campionato, essere eliminati in Coppa Italia, perdere la Supercoppa Italiana in finale con il Milan, questo è considerato dai tifosi qualcosa di molto deludente, e come succede ovunque si attribuisce la principale responsabilità ad una persona, cioè il condottiero. Ed io adoro Inzaghi, ma sto fotografando la realtà". Il pensiero di Cruciani si scontra con quello di Biasin, che invece sottolinea come l'Inter abbia fatto una scelta, ossia provare ad andare in fondo in Champions "tralasciando" il campionato: "È una stupidaggine colossale" - ribatte Cruciani - "Le grandi squadre puntano ad entrambe le competizioni, e comunque non ci si può puntare sulla Champions".
Capitolo Milan
"Voto alla stagione del Milan 4 - parte Cruciani - perché ha cambiato allenatori, c'è grande confusione in società, non basta la vittoria della Supercoppa e soprattutto non si vede all'orizzonte una soluzione. La stagione è disastrosa, però ci sono alcune cose che bisogna comunque dire, anche se ora non contano nulla. Io non sono uno di quelli che si attacca alle decisioni arbitrali, però è assurdo che la gomitata di Beukema a Gabbia nella finale di Coppa Italia non sia stata sanzionata mentre è stata sanzionata quella di Gimenez a Mancini, soprattutto con lo stesso Var. Non è un alibi, però...".
La chiosa finale si commenta una dichiarazione di Antonio Conte, che ha detto di essere stanco. Su questo il giornalista è fermo: "Francamente sentire un allenatore di calcio dire certe cose... Stanchi o cotti sono i metalmeccanici, gli operai, non i privilegiati del calcio. Lo stress d'accordo, il calcio può stressare, ma Conte cotto... stanco de che?"