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Cruciani ad AREA FRITTA: "Juve disastro, è il fallimento di Motta. Milan? L'errore è stato non prendere Conte, ma non volevano un rompic***"

Il commento di Giuseppe Cruciani riguardo la debacle delle italiane in Champions League. Il giornalista senza peli sulla lingua nella prima puntata del nuovo vodcast di Chiamarsi Bomber e Lottomatica Sport, 'Area Fritta'.
rubriche21/02/2025 • 16:00
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R. Kolo Muani
#20JuventusAttaccante
Serie A
Stagione 2024/2025

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Prima puntata di 'Area Fritta', il nuovissimo vodcast  di Chiamarsi Bomber e Lottomatica Sport, in onda sul canale YouTube di Chiamarsi Bomber e condotto da Giorgia Rossi, ha visto un Giuseppe Cruciani in grande spolvero.

 

Juventus, Milan e il caso Theo Hernandez, ma anche la polemica sulla presunta bestemmia di Lautaro Martinez, il giornalista ha detto la sua riguardo tanti, spinosi argomenti dell'attualità del calcio italiana.

Disfatta Juventus, l'opinione di Cruciani ad Area Fritta

La trasmissione lives treaming di Chiamarsi Bomber è andata in onda live su YouTube proprio mentre la Juventus, uscendo sconfitta nei tempi supplementari dal Psv Eindhoven, salutava la Champions League. Inevitabile che la sconfitta dei bianconeri in terra d'Olanda sia stato uno dei temi caldi di serata: "Oggi c'è la prima vera svolta nella stagione della Juventus - esordisce Cruciani - l'eliminazione dalla competizione più importante, meritata, ed in questo modo qui. Ha giocato un tempo ad Eindhoven e dopo è stata messa sotto da una squadra modesta. È un fallimento di Thiago Motta"

Cruciani ha parlato senza troppi giri di parole di disastro da 11 mln di euro e ha difeso Allegri nel prosieguo della sua disamina che trovate nell'articolo Area Fritta, Cruciani e Biasin: “Fallimento Juve da 11 mln!”

Capitolo Milan

Il club rossonero è un'altra delle grandi deluse della due giorni di Champions. Si è parlato tanto di Theo Hernandez: "Sopravvalutato? Due anni fa valeva 100 milioni poi per motivi caratteriali il suo valore è di 40. C'è stato anche l'intervento del vice-presidente del Consiglio sul caso Theo Hernandez, che ha invocato le scuse del giocatore. È una cosa ridicola, perché dovrebbe farlo?".

 

Il problema in casa Milan secondo Cruciani sono state le scelte: "Ci sono quattro peccati capitali sicuramente attribuibili alla dirigenza. Innanzitutto la scelta di non prendere Antonio Conte e prendere Fonseca, probabilmente per problemi economici e perché non volevano un 'rompicoglioni'. Poi il prendere Morata come centravanti, un giocatore che aveva sostanzialmente fallito negli anni precedenti preso solo perché aveva fatto un grande Europeo. Quindi c'è la gestione di Fonseca, totalmente soverchiato dai giocatori e non protetto dalla società. C'è una struttura societaria senza gerarchia con un presidente di facciata, in cui parla solo il consulente del proprietario, che è fittizio dato che il club appartiene ad un fondo, poi c'è Furlani e Moncada che è l'uomo degli algoritmi. Non può funzionare. Infine c'è la scelta di prendere Conceicao, che io ho amato da calciatore, ma che può essere definito un 'mattoide', un pazzerello, uno che butta benzina sul fuoco".

La bestemmia di Lautaro e la polemica Var e il tonfo dell'Atalanta

Immancabile un commento sulla vicenda Lautaro, finito nell'occhio del ciclone per la presunta bestemmia proferita al termine di Juve-Inter e non punita dal Giudice Sportivo per mancanza di prove audio: "I calciatori non devono dare il buon esempio, è un'idea che non ha senso. I giocatori non devono per forza essere dei supereroi buonisti. Poi c'è la farsa della blasfemia, non ha alcun senso condannarla. Anche se si fosse sentita l'espressione blasfema per me non sarebbe stata da punire, è proprio la regola che è sbagliata".

 

Poi sul tema Var: "Per me è il diavolo, lo lascerei solo per le decisioni certificabili e clamorose. Non lo userei per i rigorini. Per paura di favorire una squadra anziché un'altra e togliere all'arbitro la discrezionalità che aveva prima noi abbiamo ridotto uno sport meraviglioso ad uno sport in cui si ha paura del contatto, in cui il contatto viene penalizzato oltre la realtà dei fatti. Abbiamo snaturato un gioco in nome della verità, che non esiste, e della giustizia, che non esiste. Abbiamo contribuito a rendere gli arbitri più scarsi e ridotto tutto al vedere frammenti di piedi che toccano piedi... La follia del Var è giudicare i contrasti di gioco in area come se fossero dei falli".

 

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