Antoine Griezmann torna a Madrid, al Wanda Metropolitano che per 5 anni è stata casa sua. I tifosi dell’Atletico gli hanno riservato un’accoglienza “speciale”. I colchoneros, infatti, non gli hanno mai perdonato il torbido trasferimento a Barcellona l’estate scorsa.
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GRIEZMANN TORNA A MADRID
Per quei pochi che non conoscono la telenovelas andata in scena nel calciomercato estivo, il Barcellona ha acquistato Griezmann sfruttando la clausola rescissoria da 120 mln. In realtà, si è poi scoperto che il club blaugrana aveva contattato il giocatore prima dell’1 luglio, data in cui è subentrata la nuova clausola rescissoria Indi per cui l’Atletico Madrid pretendeva che il Barca sborsasse i 200 mln della clausola precedente. Un marasma che è durato tutta l’estate e che alla fine si è risolto con un gentlemen’s agreements: i catalani hanno sborsato 12 mln extra per non andare a finire in tribunale. Tutto risolto? Tra i club sì, ma coi tifosi no, che non gli hanno perdonato il tradimento.
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Ecco quindi che la sua placca fuori il Wanda Metropolitano è stata deturpata (cosa già avvenuta l’estate scorsa) con una croce rossa sopra, su cui poi sono state buttate lattine (vuote) di birra e topi finti. Poi alla lettura delle formazioni il suo nome è stato fischiato praticamente da tutto lo stadio. E quando il giocatore è entrato in campo prima della partita per il riscaldamento, la parte più calda della tifoseria gli ha riservato cori poco simpatici, tra cui il più gettonato è stato “devi morire”. Simeone nella conferenza della vigilia aveva chiesto all’ambiente di andare oltre, ma evidentemente la ferita è ancora aperta. I fischi e i cori minatori hanno sortito il loro effetto perché Griezmann non ha brillato (in realtà in questa stagione non ha quasi mai brillato). Ciò non ha comunque impedito al Barcellona di espugnare il Wanda Metropolitano col gol del solito Messi.
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